Venditori ambulanti si trasformavano in corrieri, droga dalla Calabria a Lampedusa : 15 misure cautelari



La droga proveniente dalla Calabria arrivava in Sicilia, acquistata a Palermo e tramite pusher raggiungeva grigento dove veniva smistata altrove fino a raggiungere l'isola di Lampedusa. La Polizia, in particolare la Squadra Mobile di Palermo, ha disarticolato questa organizzazione criminale eseguendo 15 misure cautelari. Le indagini della dalla Procura della Repubblica di Palermo–Direzione Distrettuale Antimafia, ha fatto luce su un florido giro di cocaina ma anche di hashish e marijuana.

I poliziotti hanno accertato che lo smercio dello stupefacente nelle varie province era garantito da una cerchia di corrieri, di professione commercianti ambulanti, pusher di fatto che, per la loro professione ufficiale, raggiungevano i mercati rionali ed in tal modo spostavano la droga senza destare sospetto.

La complessità e quindi la caratura criminale dell’associazione che trattava anche hashish e marijuana, è desumibile da una articolata suddivisione dei ruoli tra i  diversi componenti,come quelli cui era demandata, in via esclusiva, la comunicazione con i referenti delle singole province di destinazione dello stupefacente.

<<Un'attività investigativa intensa - sottolinea Rodolfo Ruperti- Capo della Squadra Mobile di Palermo- e che va a colpire l'aspetto del traffico e dello spaccio della droga. E' stato identificato il trafficante calabrese e quelli che facevano parte del gruppo stanziale su Palermo e i vari pusher. Questa attività documenta dei solidi contatti tra i trafficanti di droga palermitani, in qualche caso vicini alle famiglie di Cosa nostra e i 'ndranghetisti della zona. Il traffico di stupefacenti al momento preoccupano la Dda di Palermo ma anche la Narcotici di Palermo in quanto stiamo fermando soggetti che si occupano dello spaccio. Soltanto quest'anno ( questo esula dall'attività di oggi) sono stati arrestati per traffico di hashish diverse persone e sequestrati oltre 3mila chili che possono valere fino a 18 milioni di euro>>.

Figure apicali su Palermo ma di fatto dell'intera organizzazione sono Giuseppe Bronte e il cugino Salvatore che si occupavano di reperire la droga dai fornitori, in particolare da un calabrese, Domenico Stilo (destinatario della misura cautelare del carcere e indagato per associazione a delinquere in materia di stupefacenti). Mentre Gaetano Rizzo, anche lui con diversi precedenti penali e conosciuto nel rione di "villaggio Santa Rosalia" manteneva i rapporti con Davide Licata e Salvatore Capraro, entrambi agrigentini, occupandosi delle trasferte e consegnando a questi hashish e cocaina  da vendere nelle piazze locali o caricate sulla  motonave direzione pOrto Empedocle.
Le forniture fuori la provincia erano gestite da Gaetano e Emanuele Rizzo nonché da Francesco Portanova. In particolare era Emanuele rizzo a tenere la cassa dell'associazione, almeno fino al mese di ottobre del 2016 ( data in cui viene arrestato per il trasporto di 2 chilo di hascisc e 210 grammi di cocaina ma in quell'occasione gli investigatori trovarono anche 193.000 euro in contanti.

Nel corso delle indagini, andate avanti dal luglio 2016 fino a dicembre 2017 c'era un'altra figura i spicco, si tratta di Dante Parisi, cognato del boss Fascella della famiglia di Santa Maria di Gesù, che unitamente a Alessandra Pepati (sottoposta all'obbligo di dimora9 trasportavano e vendevano partite di droga anche nel territorio della Sicilia orientale, in particolare a Vincenzo Terranova,  ( sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere).


Nell'operazione è emerso che, pur provenendo la maggior parte dello stupefacente dalla Calabria, non mancavano fonti di approvvigionamento locali, come per esempio, la piantagione indoor di marijuana scoperta e sequestrata in territorio di Villafrati nel 2017 e “curata” da una persona alle dirette dipendenze di uno dei principali esponenti dell’associazione.  

Durante la conferenza che si è tenuta nella sala intitolata al Primo dirigente della polizia Mario Bignone, all'interno della Questura di Palermo, è intervenuto il questore Renato Cortese.
"Nella qualità di Questore di Palermo è sempre un grande piacere raccontare la portata di un' operazione del genere soprattutto quando si riesce a liberare le nostre piazze dallo spaccio degli stupefacenti contribuendo quotidianamente sia con gli arresti dei piccoli spacciatori ma anche con operazioni di grande respiro come  quella odierna e ciò sicuramente va a dare un quadro confortante del controllo da parte della polizia del territorio. Lasciatemi complimentare con tutti gli uomini e le donne della Squadra Mobile che voi non vedete, che sono uomini senza volto e che sono gli artefici di tutto. Dietro queste carte e misure cautelari ci sono anni di orologi non guardati, di rinunce personali. Insomma ci sono i nostri ragazzi che portano questi risultati e credo che sia il nostro valore aggiunto che al di la dei compiti e dei doveri riescono a metterci la passione che sicuramente non emerge dalle carte ma che voglio evidenziare>>.

Ecco i nomi
Disposta la custodia cautelare in carcere a carico dei seguenti soggetti, indagati per associazione a delinquere in materia di stupefacenti
1.    Giuseppe Bronte,  palermitano di anni 24
2.    Salvatore,  Bronte palermitano di anni 49
3.    Domenico Stilo , calabrese  di anni 30
4.    Gaetano Rizzo, palermitano di anni 31
5.    Emanuele Rizzo , palermitano di anni 33
6.    Francesco Portanova, palermitano di anni 34
7.    Davide Licata, agrigentino di anni 32
8.    Salvatore Capraro, agrigentino di anni 29
    Sono stati  sottoposti a misura cautelare per reati in materia di stupefacenti :
9.   Dante Parisi,palermitano di anni 52 Custodia cautelare in carcere.
10.  Vincenzo Terranova , del siracusano di anni 50   Custodia cautelare in carcere  
11.  Calogero Vignera, agrigentino di anni 35 arresti domiciliari
12.  Angelo Cardella, agrigentino di anni 46, obbligo di dimora               
13.  Ivan La Spisa, palermitano di anni 31, obbligo di dimora
14.   Alessandra Pepati,palermitano di anni  32, obbligo di dimora
15. Gianluca Gianluca, palermitano di anni 22, obbligo di presentazione alla p.g.


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