Ricordo della Shoah a Villa Pajno. Figlia del deportato Di Paola dona copia del diario di quei terribili anni ai giovani


di Ambra Drago
"Mio padre, Giuseppe Di Paola, è stato internato nel campo di concentramento di Luckenwalde, vicino Berlino, dal settembre 1943 sino alla fine della guerra, ritornando a casa nel settembre del 45'. Lui faceva il muratore- racconta una delle figlie- ma venne richiamato al fronte andando in servizio nella costiera ligure e poi da li fu preso dai tedeschi. Ho avuto la fortuna di vedere mio padre vivo, riuscì a salvarsi mangiando bucce di patate, o quel poco di brodaglia che nel campo gli concedevano solo la sera. A noi quattro figlie non ci ha mai fatto spaventare, anche quando eravamo bimbe ascoltavamo i suoi racconti sotto forma di favole, non ci ha mai trasmesso timore e dolore.



"Noi abbiamo custodito il suo diario,- continua la figlia di Di Paola- composto da 50 pagine, pensavamo interessasse solo ai suoi familiari, ma oggi una sua copia verrà donata ai ragazzi delle scuole. Il prefetto mi ha chiesto di renderlo pubblico e sono stata contenta di poterlo fare e l'ho portato. Oggi a ricevere questa medaglia doveva essere il mio papà, ma credo sia con noi spiritualmente, lui era credente come racconta anche nelle pagine del diario, e siamo felici di questo riconoscimento".
Un momento di testimonianza e di memoria quello vissuto a villa Pajno a Palermo per volere del prefetto Antonella De Miro che entusiasta ha sempre aperto le porte della sua residenza al ricordo e ai giovani.
"I ragazzi devono conoscere le Istituzioni-sottolinea Antonella De Miro- prefetto di Palermo e quale migliore occasione di conoscerle in prima persona se non in giornate come quella di oggi.  I giovani devono comprendere che le Istituzioni non sono esseri lontani, ma sono umani che hanno la loro intelligenza, un'anima e lavorano nell'interesse della comunità. E ricordare la Shoah è un imperativo categorico e i giovani devono conoscere quali siano state le tragiche conseguenze per tutta l'umanità, affinché attraverso la conoscenza della Shoah possano alimentare quei valori del rispetto dell'uomo e dell'altro".
Nel corso della giornata sono state consegnate le medaglie d'onore alla memoria dei militari Nicola Bova, Umberto Cordova, Giuseppe Di Paola, Vincenzo Guarcello e Antonio Passaro, tutti deportati nei lager nazisti dopo l'8 settembre 1943.
Alla giornata con letture, musiche e danza hanno partecipato diverse scuole di Palermo e provincia come Educandato  Statale Maria Adelaide e l'I.S.S. Ernesto Ascione, entrambi di Palermo, l'istituto comprensivo Statale Carini Calderone Torretta e l' I. I. C. Partinico Privitera/Polizzi .
Infine il Maestro dell'Opera dei Pupi, Angelo Sicilia ha rappresentato il martirio di Padre Massimiliano Kolbe a Auschwitz.
"Abbiamo inserito questa tematica importante- racconta Angelo Sicilia-che è quella della memoria e del ricordo della deportazione e qui  abbiamo rappresentato questa piccola storia in ricordo di padre Kolbe ucciso dai nazisti nel 41'. Mi piacerebbe trasmettere, come accade anche con le rappresentazione di Pupi antimafia, la giusta tensione che deve rimanere alta per stimolare i giovani,  loro che sono i cittadini di domani".
Presenti alla giornata anche le più alte cariche civili e militari della città.

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