Comune di San Cataldo sciolto per mafia, Pignatone (M5S) lancia un appello: “Diamo vita alla ‘Casa dei cittadini’, un luogo per ricostruire tutti insieme”



Roma, 28 marzo 2019 – “Amarezza e trambusto si fondono ad un grande desiderio di riscatto. Se la mafia è dentro il nostro comune, è nostro dovere scovarla, denunciarla e fermarla, non dobbiamo nasconderci ma, piuttosto, combatterla”. Lo dice il deputato del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone a seguito dello scioglimento per mafia del Comune di San Cataldo da parte del Consiglio dei Ministri e l’insediamento a Palazzo delle Spighe della Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi. “Auguriamo buon lavoro al viceprefetto a riposo dott.ssa Giuseppina Di Raimondo, al viceprefetto dott. Filippo Romano e al dott. Leonardo Richichi, – continua il deputato Cinquestelle - ai quali sono stati affidati i poteri spettanti al Consiglio comunale, al sindaco e alla Giunta municipale. Adesso è necessario che tutte le forze di buona volontà, al di là degli schieramenti politici, scelgano di lavorare per San Cataldo, oggi più che mai la nostra Terra ha bisogno dei propri figli”.

E in conclusione, il parlamentare lancia un vero e proprio appello a tutti i cittadini di buona volontà, alle associazioni operanti sul territorio, ai giovani, agli imprenditori, agli agricoltori e allevatori, ai professori, a tutte le intelligenze presenti che vorranno avanzare proposte e lavorare fattivamente a quello che sarà il presente e il futuro di San Cataldo. “A breve, - dice Pignatone – darò vita a uno spazio comune dove confrontarsi e costruire insieme, un luogo che potremmo ribattezzare la ’Casa dei Cittadini’, in cui organizzare incontri periodici e aggregare tutti coloro i quali vorranno dare un contributo reale per risollevare il nostro comune; anche elaborando documenti contenenti consigli, idee e pareri utili per sostenere e accompagnare la Commissione straordinaria che per il prossimo anno e mezzo opererà e deciderà per la nostra comunità, presto un primo incontro”.

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