Guida sotto effetto di droga, il controllo attraverso la saliva.Protocollo tra Questura e Assessorato alla Salute

di Ambra Drago
Cresce soprattutto tra giovani la consuetudine di mettersi alla guida dopo aver assunto droghe o bevuto, mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri. Fin ora la Polizia attraverso un piccolo macchinario in dotazione da anni ha iniziato a usare il "drogometro" questo è in grado di effettuare un controllo di primo livello e verificare se il guidatore ha assunto le così dette droghe più conosciute, quali cocaina, ecstasy ecc. Una prassi conosciuta come "drug test". 

Un controllo capillare che da sempre le Forze dell'Ordine effettuano soprattutto nei fine settimana, lungo le autostrade o vicino ai locali notturni. Tuttavia con il tempo l'elenco l'elenco dei nuovi stupefacenti si è andato ampliando facendovi rientrare le "droghe da sballo" se non alcune sostanze che facilmente possono sfuggire a un controllo ad esempio effettuato da una volante all'uscita di una discoteca, ecco che qui occorre scendere in profondità un test chiamato di secondo livello. In questo senso è stato stipulato un protocollo d’intesa, tra la Questura rappresentata da Renato Cortese e dallo Assessorato alla Salute della Regione Siciliana con Ruggero Razza in veste di rappresentante del Centro di Controllo Qualità e Rischio Chimico. 

Un tassello in più per garantire la sicurezza di tutti cittadini insieme alle consuete attività che la polizia mette in campo dal punto di vista repressivo riguardante l'uso, lo spaccio e il traffico di stupefacenti.

"E' una bella giornata perché due pubbliche amministrazioni hanno creato un asineria e lo è ancora di più quando al centro c'è il tema della sicurezza- sottolinea Renato Cortese - questore di Palermo- ringrazio la Regione siciliana e l'assessore Razza perché ci consente con un laboratorio di eccellenza,di dare ancor più efficacia ai controlli e di fornire un contributo forte anche per la prevenzione.Visto il dilagare del consumo di droghe da chi spesso si mette alla guida di autoveicoli credo che era necessario intervenire e lo vogliamo fare partendo da oggi su strada aumentando ancor di più i controlli ma lo vogliamo fare in maniera efficacia attraverso i controlli approfonditi di secondo livello che ci consentono in una tempistica veramente notevole di contestare subito l'uso delle droghe e di procedere alle sanzioni previste dal Codice della Strada".

Soddisfazione e entusiasmo per questa proficua collaborazione ha espresso l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
"Voglio ringraziare la Questura - sottolinea Razza- che con questo protocollo ci da la possibilità di mettere a disposizione il laboratorio di Palermo dove operano professionisti di grande valore. Noi vogliamo testimoniare un elemento in più, ovvero la preoccupazione che il Governo della Regione ha per la diffusione dell'uso delle droghe in Sicilia e soprattutto per l'enorme quantità di ragazzi che temo non abbiano compreso le conseguenze che derivano dall'assuefazione. Sapere che da domani sarà possibile controlli più efficaci e che si avranno prove certe che potranno contribuire alla condanna, avrà anche una natura deterrente e indispensabile e molti giovani che pensavano di farsela franca adesso ci penseranno più volte prima di mettersi alla guida".

La caratteristica di questo esame più approfondito, è data dal prelievo dei campioni di fluido del cavo orale, previa acquisizione del relativo consenso informato dai medici in servizio presso l’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Palermo.Successivamente i le provette saranno analizzate dal Centro di Controllo Qualità e Rischio Chimico, sottolineano gli specialisti il dato che emergerà avrà un valore forense.

"Le indagini di primo livello intercettano solo cinque classi ad azione stupefacente - sottolinea la dottoressa Francesca Di Gaudio - dirigente sanitario chimico - ma sono le meno usate ultimamente, ecco che necessita il secondo livello. Mentre la prima fase è qualitativa ed è misurata su una prova indiretta, ovvero il kit e la sostanza utilizzata dentro la macchinetta sviluppa un colore se incontra determinati agenti chimici. Ma questo meccanismo ci permette di individuare la famiglia dello stupefacente, come ad esempio gli oppioidi, ma non dà la certezza sulla presenza di esse. Per avere la certezza occorre verificare l'esistenza della molecola questa allora si che costituisce prova. Si tratta di un'indagine diretta ed è attraverso la misura o il peso degli atomi si arriva alla certezza della presenza non di classi o famiglie ma di sostanze specifiche. Attraverso le nuove tecnologie che ci sono all'interno del Centro di Controllo Qualità e Rischio Chimico contribuiamo sia all'azione preventiva ma anche tuteliamo la salute soprattutto dei giovani. Devo dire che il Centro, che amministrativamente appartiene all "Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo", da anni ha sviluppato processi e metodologie innovative in merito.Inoltre c'è una squadra di chimici davvero grandi professionisti messi a disposizione delle Forze dell'Ordine e dei cittadini".

In definitiva attraverso il prelievo dei campioni di saliva sarà quindi possibile risalire in una tempistica rapida e precisa su un eventuale uso di sostanze stupefacenti anche nel caso estremo di uno specifico sinistro stradale, circostanza che dai soli esami delle urine sarebbe impossibile fare perché qui le droghe vi permangono per un lasso di tempo dilatato a volte fino a 15 giorni. Scienza e tecnologie al servizio della sicurezza dei cittadini.




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