Padre e figlio freddati allo Zen a colpi di pistola. A Villa Sofia via vai di parenti e amici. Indaga la polizia


di Ambra Drago
Fisico possente, tatuaggi  in entrambe le braccia ritratto più volte sul suo profilo social a bordo del suo inseparabile scooter. Questo il ritratto di Giacomo Lupo, 19 anni appena due giorni fa freddato a colpi di pistola questo pomeriggio poco dopo le ore 18,30 in via Rocky Marciano allo Zen 2 di Palermo. Lui con la passione del pugilato si trovava in compagnia del padre, Salvatore, 53 anni qualche precedente penale per spaccio anche lui freddato dalle pallottole. Avvisare la polizia alcuni familiari che avrebbero sentito i colpi d'arma da fuoco, a quel punto qualcuno sarebbe sceso in strada e avrebbe trasportata bordo dell'auto Salvatore Lupo, mentre il figlio è stato caricato su un autoambulanza e trasferiti a Villa Sofia dove sarebbero morti prima di arrivare.


Diverse le pattuglie della Squadra Mobile, guidata da Rodolfo Ruperti, che subito si sono recati sul posto, poco dopo è giunta la scientifica che ha subito analizzato la scena del crimine e individuato i bossoli. Saranno ore decisive per le indagini e per cercare di capire chi sia stato, gli investigatori non stanno tralasciando nessun dettaglio. Si pensa che il movente sia legato a un possibile litigio, probabilmente avvenuto al compleanno del giovane.
Sicuramente l'attenzione si concentrerà sia sulla festa del giovane che sugli ambienti discutibili frequentati dal padre.Poi toccherà all'autopsia fornire maggiori chiarimenti sull'ora della morte e sui numeri di colpi esplosi. Intanto davanti la camera mortuaria dell'ospedale di Villa Sofia presidiata da numerosi volanti da diverse ore è un via vai di parenti  e amici in preda a una forte disperazione.A presidiare l'area anche una camionetta della polizia.

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