Pentito e ex killer, Claudio Carbonaro, torna a Vittoria e riorganizza il clan : scattano 15 arresti

L’ex collaboratore Claudio Carbonaro, ex sicario della “Stidda” di Vittoria, in provincia di Ragusa, reo confesso di una sessantina di di omicidi era tornato da quattro anni a casa e stava riorganizzando la cosca. Questa notte, è stato arrestato dagli uomini delle squadre mobili di Ragusa e Catania insieme a altre 14 persone, tra cui il suo uomo di fiducia nella gestione degli affari. L'accusa è di associazione mafiosa ma vi sarebbero altre contestazioni che spaziano dall'estorsione, illecita concorrenza con minaccia, lesioni aggravate, la detenzione e il porto d'armi da sparo e il traffico illecito di rifiuti aggravato.
Nel frattempo gli  economici di Carbonaro, più volte denunciato dal giornalista Paolo Borrometi, direttore del blog "La Spia" e vicedirettore dell'Agi,si erano spostati nel settore della plastica poi questa sarebbe stata esportata anche al Nord.
Il meccanismo messo in piedi prevedeva come spiegato dagli investigatori  l'ottenimento del conferimento in via esclusiva della plastica dismessa dalle serre della famiglia Donzelli 
( destinatari della misura cautelare della custodia in carcere con l'accusa di concorso esterno). Questi avrebbero ottenuto dei vantaggi attraverso la forza di intimidatrice dell'associazione mafiosa facente capo a Carbonaro nei confronti dei raccoglitori di plastica e sericoltori. 
Nell' operazione denominata "Plastic Free" partita nel 2014 da Roma in occasione di un'indagine su delle calzature contenenti sostanze nocive (facendo sorgere il dubbio negli investigatori dietro vi potesse essere un'organizzazione dedita al traffico di rifiuti plastici e allo stoccaggio, proveniente dalle zone del catanese e di Vittoria)
 nella tranche di oggi sono sequestrate cinque aziende che valgono 5 milioni di euro.

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