Toti Amato “In emergenza, anche da Covid, una buona cultura sanitaria può incidere in modo significativo nella vita di ogni singolo cittadino”. Palermo - 4 agosto 2020 – La Sicilia avvia il progetto “Il sistema sanitario nazionale in protezione civile”. Dopo il progetto Trinacria 2017/2019 prosegue l’impegno dell’Ordine dei medici di Palermo nell’alfabetizzazione di medici e professionisti della sanità per offrire le competenze necessarie ad agire senza difficoltà in situazioni di emergenza, anche sanitaria, a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini. In tema di protezione civile, grazie ai fondi sociali europei (Fse), parte a settembre il progetto nazionale di alfabetizzazione dei primi 300 medici che operano nella Regione in servizi di emergenza/urgenza.
Realizzato in collaborazione con la protezione civile regionale e nazionale nell’ambito di una convenzione operativa siglata con l’assessorato regionale della Formazione, il nuovo progetto è stato reso possibile grazie al tavolo tecnico di esperti istituito nel 2019 dal presidente della Fnomceo Filippo Anelli. L’iniziativa è stata presentata stamattina in streaming dall’Ordine dei medici di Palermo. “Si parte dalla Sicilia ma saranno coinvolte anche la Calabria e la Puglia. L’obiettivo della Federazione nazionale e dell’Omceo che guido è formare come organi sussidiari dello Stato quanti più medici possibile, ma anche infermieri” ha spiegato il presidente Toti Amato, componente del direttivo della Fnomceo. “In emergenza, una buona cultura sanitaria può incidere in modo significativo nella vita di ogni singolo cittadino. L’alfabetizzazione in tema di protezione civile - ha continuato - è il primo grado della capacità di assicurare un coordinamento alle prime cure da prestare, assumendo competenze specifiche e quel controllo necessario a scelte rapide che possono fare la differenza su ogni singola vita. Utilizzando le risorse del fondo sociale europeo andremo avanti in collaborazione con altre istituzioni, anche locali”. Il progetto ha un’impronta fortemente formativa e informativa. In prima istanza va incontro all’esigenza di una collaborazione attiva ed efficace dei medici con i responsabili della protezione civile in caso di emergenza, anche sanitaria, come nel caso della pandemia da Covid19. Ma Più in generale, il progetto prevede un approccio collaborativo e coordinato tra protezione civile, medici e referenti comunali e degli uffici scolastici, che in situazioni complicate sanno dove possono essere le maggiori criticità. Il percorso formativo partirà a settembre 2020 con lezioni teoriche e pratiche, con la simulazione di situazioni di emergenza per valutare l’opportunità, l’affidabilità e le possibili conseguenze di certe azioni, identificando in questo modo le performance più efficaci.
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