I CUOCHINI” nel salotto di Palermo

di Franco Verruso

Era la fine degli anni ’80 e per la prima volta entrai al civico 68 di Via Ruggero Settimo, all’interno di un vecchio stabile, Palazzo Di Stefano, dove da moltissimi anni, nell’atrio interno esisteva un locale noto ai palermitani di ogni età, “La cucina Allegra”, che sfornava continuamente pezzi di rosticceria. A gestirla c’era il signor Michele Allegra coadiuvato da due collaboratori che tra una gustosa arancina, panzerotti e pasticcini in formato mignon, offerti al redattore, fece una breve storia del locale. Nato nel 1826 come “cucina padronale” (il palazzo apparteneva alla famiglia Di Stefano) e, solo ai primi del Novecento, la cucina ottenne il permesso di lavorare su ordinazione. La clientela di allora era formata dalla nobiltà alla quale si forniva il pranzo e la cena e in quel periodo c’era l’ottimo cuoco Fazzini.
Dopo la guerra, nella gestione era subentrato Mariano Allegra, il padre di Michele, con altri familiari e, per poter continuare l’attività, si è aperta la vendita al pubblico creando la rosticceria mignon, un modo più veloce di preparazione per soddisfare i clienti sempre più numerosi che preferivano panzerotti e spiedini.
Tra le tante ordinazioni ricevute, il signor Allegra ricorda quella più stravagante di un circolo privato che per una cena completa, aveva chiesto la fornitura dal primo al terzo piatto, composta solo di frittura! La conduzione della cucina da parte del signor Michele Allegra durò fino al 1995; l’anno dopo la cucina è rilevata da una giovane, energica, imprenditrice, la signora Maria Luisa Cigno che, rimesso a lucido il locale, rendendolo più luminoso e confortevole, ha continuato la tradizione culinaria palermitana, rappresentata dai pezzi di rosticceria mignon, lavorati artigianalmente come arancinette,

calzoni, timballi di capellini, pasticcini, spiedini, sempre richiestissimi, ai quali ha aggiunto crocchettine al latte, panzerottini con pomodorini, mozzarella e acciuga, per la gioia dei palati dei palermitani e non.

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