“Danilo Dolci ai vertici della classifica” -Eduscopio premia la qualità: i numeri non mentono-

di Grazia Gulino
Partinico – “Non posso che ritenermi ampiamente soddisfatto di questo risultato che attesta il lavoro costante e certosino di tutta la nostra comunità scolastica. Naturalmente considero questo un nuovo punto di partenza e non di arrivo, per portare avanti la nostra mission ossia perseguire il successo formativo, culturale ed umano delle nostre studentesse e dei nostri studenti.” Esordisce così Gioacchino Chimenti, dirigente scolastico dell’ISS “Danilo Dolci” di Partinico, apprendendo del posizionamento al secondo posto, che viene fuori dall’indagine condotta da Eduscopio della Fondazione Agnelli, dell’istituto da lui diretto.
Ricordiamo che la Fondazione Agnelli compara la qualità delle scuole secondarie di II grado presenti nelle città e nei comuni e le classifica in virtù dei risultati che raggiungono in termini di preparazione agli studi universitari o al lavoro nel post diploma.
Ma quali sono i numeri e gli indicatori della qualità attestata all’istituto partinicese che offre tre indirizzi di studi: “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” e “Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”? Presto detto: 29.69 % è l’indice di occupazione, cioè la percentuale di coloro i quali hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi 2 anni dal conseguimento del diploma; 66.28 % è la coerenza ovvero indica la percentuale di quelli che a 2 anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica professionale rigorosamente in linea con il titolo di studio conseguito; 22.3 % è la percentuale di diplomati in regola. Chapeau, dunque, al “Danilo Dolci”, che, nonostante le difficoltà legate alla logistica, affrontate negli anni,
ha raggiunto ottimi risultati, radicandosi ed espandendosi sempre più nel territorio, divenendo così un sicuro punto di riferimento per tutti quelli, adolescenti ed adulti, che desiderano avere una formazione adeguata ed un pressoché immediato inserimento nel mondo del lavoro. “Noi poniamo al centro la persona, sia adolescente che adulta, con i dovuti distinguo, – continua il dirigente - e ci prendiamo cura del suo sviluppo integrale, guardando a tutte le sue esigenze e dimensioni: cognitive, emotive-affettive, socio-relazionali e morali. Quanto fatto ad oggi è stato molto importante ed è frutto della sinergia messa in campo da tutte le componenti presenti nella nostra comunità, ed il riconoscimento della qualità della nostra scuola ci dà nuova grinta per affrontare nuove sfide.”


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