Due giorni dedicati a "L'Ora" a 30 anni dalla chiusura. Un cippo a villa Bonanno per ricordare i tre cronisti Sofia dello storico giornale

A villa Bonanno è stato scoperto il cippo intitolato alla famiglia dei giornalisti Nino, Marcello e Nino Sofia, posto dal Comune di Palermo “grandi firme - si legge sulla targa - del giornale L'Ora protagonisti del '900”. L'iniziativa è stata promossa dal Comitato de L'Ora edizione straordinaria nell'ambito delle iniziative in occasione dell'anniversario della data di chiusura del giornale avvenuta l'8 maggio 1992. Presenti all'iniziativa il vicesindaco Fabio Giambrone, la consigliera Valentina Chinnici, alcuni cronisti dello storico giornale palermitano e i familiari dei Sofia.
“Dopo l'intitolazione della strada in cui sorgeva la redazione, il 29 settembre 2019, arriva oggi un altro importante riconoscimento non solo al giornale L'Ora ma al ruolo della stampa e dei giornalisti da parte della Città di Palermo con la posa e l'inaugurazione di questo cippo in memoria di tre cronisti, Nino, Marcello e Nino Sofia, che hanno fatto la storia del giornalismo”, ha detto il sindaco Leoluca Orlando. “Il primo - ha aggiunto - guidò l'Ora per alcuni anni durante il fascismo cercando di dare spazio agli intellettuali d'opposizione al regime, il secondo diede per primo la notizia della morte del bandito Salvatore Giuliano e il terzo seppe raccontare i misteri, ancora irrisolti, di Sicilia. Ricordare l'impegno di questa dinastia giornalistica significa rendere omaggio alle pagine di un diario civile, ad una seconda lotta di Resistenza in difesa dei valori della nostra Repubblica”. Per il vicesindaco Fabio Giambrone “si tratta di una straordinaria occasione d'incontro per ricordare la testimonianza del giornale L'Ora e l'impegno dei giornalisti Sofia. L'intitolazione di questo cippo, per il quale ringrazio le maestranze del Coime, rappresenta un momento importante di crescita della nostra città. L'Ora era espressione di giornalismo libero, di libera informazione. L'amministrazione comunale - ha proseguito Giambrone - ha voluto posare questo cippo in un luogo simbolico, davanti la Questura, a pochi passi dal Parlamento regionale e dalla Cattedrale, un posto meraviglioso per ricordare l'impegno e la testimonianza di tre giornalisti e di un giornale il cui patrimonio valoriale fa parte della pelle di questa città”. Successivamente in via Giornale L’Ora si è tenuta l’iniziativa “È sempre L’Ora” per ricordare come a trent’anni dalla sua chiusura la memoria, la tradizione e l’identità del quotidiano del pomeriggio siano ancora vivi e presenti nella realtà giornalistica italiana grazie al comitato de L’Ora edizione straordinaria. Previsti il saluto del vicesindaco Fabi oGiambrone, del giornalista Franco Nicastro, ultimo vicedirettore dell'Ora, l'intervento di Salvo Piparo con un cunto sul giornale L’Ora e gli intermezzi musicali della Street band del Brass Group di Palermo, grazie alla generosa collaborazione del maestro Ignazio Garsia. In caso di pioggia l'evento si svolgerà al coperto, nello slargo dietro l'ex palazzetto L'Ora tra la via Mariano Stabile e piazzale Ungheria.Invece il 9 maggio alle ore 21, nell'ambito del Supercineclub del Rouge et Noir di piazza Verdi 8, si proietterà "L'ultima minaccia", il film simbolo del rapporto tra giornalismo e cinema. L'iconico Humphrey Bogart interpreta il ruolo di un direttore impegnato a impedire la vendita del suo giornale e a condurre in porto la sua battaglia contro la criminalità organizzata. È il film che contiene la leggendaria battuta "E' la stampa bellezza, la stampa. E tu non ci puoi fare niente... niente" ed è il modo più appropriato per ricordare il grande ruolo del giornale "L'Ora". Biglietto per il film: 5 euro (4 euro per gli under 30). La proiezione sarà preceduta alle 20.30 da un incontro con Gian Mauro Costa e Franco Nicastro.

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