Incendi e disservizi nei trasporti, Gennuso: "Cosa fa la politica? Alla base c'è la mancanza di strategia"

“In Sicilia ogni estate si verifica lo stesso copione: ettaridi macchia mediterranea distrutta e disservizi nei trasporti. Problemi ciclici che evidenziano ancora una volta una mancanza di programmazione strategica. Da alcuni giorni complice il forte caldo e il vento di scirocco, vegetazione e sterpaglie hanno preso fuoco da Trapani a Messina, da Palermo a Ragusa con l’intervento dei vigili del fuoco che hanno evitato che le fiamme procurassero più danni. Ultimo, in ordine di tempo, il rogo che è divampato a Pantelleria”. Lo dichiara Giuseppe Gennuso, componente della DC Nuova e candidato alle prossime elezioni Regionali. “Da un lato, c’è l’azione dei piromani che va duramente condannata e perseguita, dall’altro l’incuria del nostro territorio, misure non adeguate alla salvaguardia e alla prevenzione. Non possiamo lasciare che il nostro verde venga depauperato in questa maniera, purtroppo alle parole non seguono i fatti e la politica rimane inerme. Il piano antincendi che la Regione Siciliana deve mettere in pratica non può presupporre dal controllo del territorio, anche prendendo come riferimento Paesi stranieri.
Come avviene in alcuni Stati, ad esempio, occorrerebbe prevedere delle 'vedette', mezzi con autopompa posti in alcuni punti strategici del territorio che da un lato, scoraggiano l’azione dei piromani e dall’altro, sono pronti ad intervenire immediatamente evitando così che le fiamme si propaghino e aggrediscano tutta un’intera montagna. Una migliore pianificazione dell’azione di prevenzione e intervento a salvaguardia del territorio troppo spesso abbandonato. E ancora, pulizia delle zone abbandonate, formazione del personale della Forestale, mezzi adeguati e sinergia tra chi è preposto all’attività boschiva e antincendio”. “A questo atavico problema ne segue un altro, quello dei trasporti. Qualche giorno fa una nave proveniente da Salerno ha impiegato 15 ore, mentre ieri è stato sospeso temporaneamente il collegamento marittimo Mazara-Pantelleria perché la nave Pietro Novelli, dedicata a quest’ultimo collegamento sperimentale, ha dovuto sostituire la nave Sansovino in servizio alle Pelagie, ferma a causa di un guasto. Come possono giustificarsi questi disservizi in piena stagione turistica? Quale valutazione possono dare i turisti della Sicilia? È vero che i guasti non si possono prevedere ma occorrerebbe sviluppare una strategia sui trasporti che contempli anche le emergenze. Soltanto così la Sicilia, che dovrebbe avere il turismo alla base dell’economia, potrebbe fare quel salto di qualità e attirare ancora più gente da tutto il mondo”.

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