"Sulla questione 'Agrigento capitale della Cultura', oltre alla perditadi credibilità agli occhi degli osservatori nazionali e stranieri, si sta sfiorando il ridicolo. Dopo circa otto mesi dalla proclamazione e alla soglia del 2024, quando buona parte del lavoro preparatorio dovrebbe essere, se non completato, almeno in buona parte già svolto, ci troviamo a constatare che siamo ancora ai blocchi di partenza, nell'attesa che qualcosa possa muoversi in vista dell'importante appuntamento con il 2025". È quanto rende noto la segreteria provinciale di Agrigento. "A fronte di dichiarazioni, generiche e confuse, da parte del sindaco, nulla di concreto è stato fatto, non solo sul fronte della programmazione degli eventi ma, principalmente e cosa ancor più grave, nella preparazione della città ad accogliere milioni di visitatori. Una città sporca ed abbandonata, senza adeguati servizi igienici, senza parcheggi ed aree attrezzate, con viabilità interna fatiscente e con le vie d'accesso precarie e impresentabili.
Ciò denota incapacità amministrativa ed irresponsabilità gestionale, imputabile principalmente alla scarsa sensibilità del sindaco che, anziché avvalersi del suo autonomo potere politico ed amministrativo, probabilmente è ancora in attesa di disposizioni che arrivino dall'alto - prosegue -. È questa l'immagine di Agrigento che si vuole offrire al mondo? Di fronte a questa amara e triste realtà, con l'incombente rischio di trasformare una opportunità in un fiasco, bisognerebbe avere il coraggio di riconoscere i propri limiti e la propria incapacità e rivolgersi agli specialisti del settore, quelli veri, nella speranza che si possa recuperare il tempo perduto e preparare al meglio la città in vista del 2025". "Il sindaco vorrebbe mascherare il suo immobilismo dietro la tanto attesa costituzione della Fondazione, ma sappiamo che questo è solo un aspetto marginale della delicata questione, come sostenuto dal gruppo consiliare della Democrazia Cristiana che, comunque, ha ripetutamente sollecitato l'invio della bozza di statuto al Consiglio Comunale. Si ritiene che la questione 'Agrigento Capitale' debba essere affrontata subito e nel migliore dei modi, tralasciando eventuali interessi di parte ed imperdonabili ulteriori ritardi, con la individuazione delle misure più adeguate per rilanciare Agrigento verso l'importante traguardo del 2025", continua la segreteria provinciale. "Per quanto riguarda la Democrazia Cristiana, con i suoi organismi politici ed istituzionali, vuole fattivamente contribuire alla soluzione del problema. Pur nella distinzione dei ruoli politici e senza nulla pretendere, siamo pronti ad un dialogo costruttivo e ad una collaborazione fattiva, nell'interesse supremo del territorio e dei cittadini", conclude.
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