“Il fiore pellegrino” rientra nell’ambito delle attività a carattere professionale nel campo dello spettacolo dal vivo a valere sulle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo, FUS, nelle aree periferiche del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo. Una programmazione musicale innovativa e coinvolgente celebra la figura di Santa Rosalia e il suo impatto culturale e storico nei secoli. Il mottetto Monteverdiano Quam pulchra es celebra la bellezza e la purezza, temi perfettamente collegati alla figura di Santa Rosalia, considerata una figura di grande virtù e santità. La lirica descrive la bellezza divina e potrebbe essere intesa come una preghiera o un elogio alla santità e all'elevazione spirituale di Santa Rosalia. La musica stessa, con le sue armonie delicate e liriche, potrebbe evocare un senso di divinità e trascedenza, riflettendo l'atmosfera di devozione associata alla patrona di Palermo. Per l’occasione compongono l’Arianna Art Ensemble: Deboora Troìa (voce), Paolo Rigano (arciliuto), Cinzia Guarino (clavicembalo), Gianni Gebbia (sax), Federico Brigantino (violino), Silvio Natoli (viola da gamba, basso elettrico), Nino Errera (percussioni). Gianni Gebbia sarà, come sempre al sax. “Da sempre si è riconosciuto alla musica la capacità di muovere gli affetti, ovvero suscitare e placare le passioni umane. Secondo Monteverdi le passioni dell’animo umano degne d’esser tradotte in musica sono tre: ira, temperanza e umiltà - spiega Cinzia Guarino, presidente dell’Associazione MusicaMente - a questi affetti Monteverdi associava scelte precise e standardizzate che riguardavano il registro della voce e lo stile “concitato, quello “molle” e quello “temperato”. Noi ci siamo chiesti se Monteverdi oggi avrebbe aggiunto alla sua lista altri “affetti”. La nostra risposta è stata il blues, una musica che ha il potere di descrivere uno stato esistenziale profondo e amaro, che parla “di ciò che non hai e che non avrai mai” e che adotta soluzioni musicali ben precise. Come avrebbe fatto Monteverdi”.
Gianni Gebbia, sax baritono, alto, soprano e sopranino, flauti bansuri, composizione. Nato a Palermo nel 1961, apprende il jazz da autodidatta facendo esperienza in numerose formazioni ed orchestre siciliane e partecipando a numerose jam session con musicisti americani di passaggio. Alla fine degli anni ‘70 e nei primi anni ‘80 compie le prime esperienze sul versante della musica creativa collaborando con alcuni gruppi influenzati dal pop progressive,dal “ rock in opposition “ e dal nuovo folk ( Rakali e Shamàl). Nel 1980 si trasferisce a New York dove ha modo di essere direttamente influenzato dalle esperienze di contaminazione radicale della “ no wave “ e dal jazz della loft scene animata da Sam Rivers sempre in quegli anni frequenta assiduamente la leggendaria University of the Streets nella Lower East Side diretta dal sassofonista. Muhammad Salahuddeen. Per un breve periodo frequenta a Parigi i corsi di Jean Claude Forenbach presso il C.I.M, Verso la metà degli anni ‘80 intraprende l’attività di solista nel campo del jazz contemporaneo e successivamente della musica improvvisata, guidando varie formazioni e partecipando a festival come “ Imola Jazz at the rock “ (facendo da spalla al gruppo di Wayne Shorter), “ Clusone Jazz “, “ Jazz Bo “, “Katapult Koblenz “.Nel 1984 si trasferisce a Parigi dove studia brevemente con Jean Claude Forenbach e frequenta la scuola di Alan Silva , sempre nello stesso anno si laurea a pieni voti, in filosofia all'Università di Palermo con una tesi dal titolo: " John Coltrane, la liberazione attraverso il Suono".
Nel 1990 partecipa in solo al Total Music Meeting di Berlino della FMP accanto a musicisti come Steve Lacy e Lindsay Cooper. Nello stesso anno viene votato come miglior nuovo talento nel referendum indetto dalla rivista Musica Jazz. Dal 1989 al 1992 dirige il Gianni Gebbia Group ed il Gianni Gebbia Trio di cui fanno parte il batterista Vittorio Villa ed il contrabbassista Lelio Giannetto e vari ospiti tra i quali il trombettista Pino Minafra, il violoncellista olandese Ernst Reijsiger ed il manipolatore di suoni Massimo Simonini, con questa formazione compie numerosi tour in Europa.
Dal 1991 collabora con il percussionista tedesco Gunther Baby Sommer ed il contrabbassista Peter Kowald ricomponendo così uno delle accoppiate storiche del free jazz europeo. Nel 1993 dà vita assieme a Vittorio Villa ed alla cantante Miriam Palma al progetto tra folk ed improvvisazione Terra Arsa con il quale compierà numerosi tour e partecipazioni a festival illustri. quali Victoriaville in Canada e Mulhouse in Francia, Saalfelden (Austria).
Nel 1996 e 1997 compie numerosi concerti in Giappone (Tokyo, Osaka, Hofu, Sendai) negli Stati Uniti (Philadelphia, New York, Baltimore, San Francisco, Oakland, Berkeley), Canada (Vancouver, Victoriaville). Gianni Gebbia ha partecipato ai più prestigiosi festival internazionali del settoretra i quali: “ Banlieues Bleues “ a Parigi, Sofia international Jazz Festival, Thessaloniki e Patras in Grecia, Rive De Gier, Mulhouse, Varna, Bucarest, Noci, Ruvo di Puglia, Bolzano, Saalfelden International jazz festival 99, Controindicazioni 99, Victoriaville (Canada), Grim Marseille, Contemporary Sicily (New York), Northsea Jazz ( Den Haag), Groningen, Novara.
Frequenti in questi anni le performance accanto a danzatori contemporanei e butoh ( Masaki Iwana, Tadashi Endo, Antonio Carallo, Julie Stanzak, Yves Musard) poeti ( Alberto Masala), videomakers( Salvo Cuccia), registi cinematografici e teatrali ( Raul Ruiz, Roberto Andò, Jerome Savary. Guido Chiesa, Vanessa Redgrave, Heiner Goebbels, Aurelien Bory, Stefania Casini, Davide Riondino ), artisti visivi ( Toti Garraffa, Nicola Console, Martha Keller, Georgina Starr) ed artisti circensi (Francois Chat, Vera Mormino). Nel 1990 collabora alla produzione di “Palermo Palermo “ del Wuppertal Tanz Theater di Pina Bausch. Gianni Gebbia ha collaborato con un grandissimo numero di artisti dell’area contemporanea e sperimentale tra i quali ricordiamo : Heiner Goebbels, David Moss, Massimo Pupillo & Zu, Otomo Yoshihide, Fred Frith, Anatoly Vapirov, Vladimir Tarasov, Jean Marc Montera, Dominique Regef, Louis Sclavis, Pino Minafra, Jim O’ Rourke, Lee Ranaldo, Glen Velez, Benoit Delbeq, Noel Akchoté, Antonello Salis, Sergey Kuriokhin, Henri Kaiser, Michel Doneda, Peter Kowald, Takaoka Daysuke, Shin'ichi Isohata, Reiko Imanishi, Gunther Sommer, Garth Powell, Roy Paci, Evan Parker, Francesco Cusa, Domenico Sciajno, Butch Morris, Lukas Ligeti, Elliot Sharp, Shinichi Isohata, William Wynant, Satoko Fuji, Dominique Regef, Benoit Delbecq, Marco Franco, Nuno Rebelo, Leo Smith, Carl Stone, Bob Rutman, Tony Buck. Nel 1997 e 1998 è stato nominato direttore artistico di “ Palermo di Scena “, il festival estivo della Città di Palermo dove ha curato circa 200 tra concerti e spettacoli di danza riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica ed animando la scena culturale cittadina.
Dal 2002 trascorre buona parte dell'anno in Giappone dove si esibisce regolarmente con vari musicisti della scena locale ( Tatsuhisa Yamamoto, Eiko Ishibashi, Takuji Kawaii, Shoji Hano, Aya Fukami, Shinichi Isohata etc.) e parteciando a ben due edizioni del rinomato festival " Beyond the Innocence " ad Osaka. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche per case discografiche prestigiose quali la canadese Victo, la statunitense Rastascan, FMN (Giappone) CMP (Germania) Intakt (Svizzera) Splasch, Wallace, Improvvisatore Involontario, Fitzcarraldo (Italia). Tra queste: "Il libro degli Eroi", "Body Limits"," H-Portraits ", "Zen Widow", Postille nel Tempo, Maboroshi, Cappuccini Klang, Current Trends, The Anabaptyst Loop.
Interviste a Gianni Gebbia sono apparse su varie riviste specializzate e non tra le quali Musica Jazz, The New York Times, Improjazz, Jazz Hot, Jazz Magazine, Jazz Podium, Rubberneck, Il Manifesto, World Music etc.
La sua biografia é stata inserita dal 1990 ad oggi nell’ultima nel Grove Dictionary of Music, nel Penguin Books guide to Jazz, nella genealogy of european jazz curata dal Darmstadt Jazz Institute e nel 2007 The jazz Encyclopedia di Richard Cook gli ha dedicato una intera voce. In queste pubblicazioni Gianni Gebbia viene considerato tra gli esponenti più rilevanti della generazione dei jazzisti nati negli anni 60, nonchè tra i più interessanti esponenti dell'improvvisazione e del free jazz in Italia. Nel 2000 la rivista The Wire l'ha inserito tra i maggiori esponenti della perfomance sassofonistica in solo. Accanto all’attività solistica, Gianni Gebbia ha svolto dei seminari e conferenze presso il Sonoma State College in California, il Mill’s College di Oakland e nella manifestazione "Time Flies" a Vancouver e la Fondazione Orestiadi di Gibellina. Nell' autunno del 2001 Gebbia ha partecipato alla produzione di "Setaccio" del regista e giocoliere Francois Chat presso il Theatre du Chatelet a Parigi assieme al compositore Fred Frith. Sempre nello stesso anno ha diretto il festival multimediale " Belluard- Bollwerk " a Fribourg in Svizzera. Dal 1995 al 1998 ha diretto il Festival “ Pratiche inusuali del fare Musica “ a Palermo assieme all’associazione Curva Minore della quale è stato il fondatore. Tra i progetti stabili animati da Gebbia in questi ultimi anni segnaliamo il Trionacria accanto a Roy Paci alla tromba e Francesco Cusa alla batteria, il trio Switters assieme a Francesco Cusa e Vince Vasi, il trio Zen Widow assieme ai californiani Garth Powell e Matt Goodheart e tante altre formazioni oltre all'attività in solo che continua costantemente sin dal 1990. Nel 2011 ha creato un duo assieme alla polistrumentista giapponese Eiko Ishibashi ed un trio (AOI) assieme al bassista Daniele Camarda con il quale hanno inciso il cd "Maboroshi "per l’etichetta giapponese Fmn Sound Factory di Kyoto inserito nei migliori cd del 2009 dalla prestigiosa rivista giapponese CD Journal. Nel 2010 Gianni Gebbia ha inciso assieme al trio Zen Widow ospite Leo Smith un nuovo cd nei prestigiosi studi Ocean Way ad Hollywood in California. Dal 2013 ha diretto ed organizzato il festival di musica e filosofia " Anassimandro ".
Nel 2013 forma un nuovo trio dal nome Magnetic Trio con il quale nel 2014 ha inciso un album dal titolo " Prospero " per la propria etichetta objet-a. Con il Magnetic Trio reinterpreta tutte le melodie e composizioni create dagli anni 80 ad oggi in una sorta di condensato di tutte le sue esperienze musicali. Ad Agosto del 2014 Gianni Gebbia è stato invitato in solo al prestigioso festival RUHR TRIENNALE ad Essen in Germania. Nel Maggio 2015 ha curato una "carte blanche" presso il Festival Internazionale Angelica a Bologna.
Dal 2018 fa parte dello spettacolo “ Everything that happened and what would happpen “ di Heiner Goebbels, con il quale si è esibito al Mif Manchester Film Festival 2019, New York Armory Hall 2019, Ruhr Triennale 2019, St. Petersburg Olympics Festival, Wiener Festwoche. Assieme al compositore Heiner Goebbels ha formato un duo con il quale si sono esibiti a novembre del 2018 al Festival delle Nuove Musiche organizzato dal Teatro Massimo di Palermo ed al Festival Angelica di assieme all’orchestra sinfonica del Teatro Comunale di Bologna, Huddersfield Contemporary Music festival Uk 2019, Unehorth Zurich Festival, Tempo Reale Festival Firenze .
Nel 2020 Ha formato il progetto aperto dal titolo The Fruitful Darkness al quale hanno partecipato Massimo Pupillo e ,successivamente nel 2021 il batterista australiano Tony Buck. Nel 2023 compone le musiche per lo spettacolo INVISIBILI del regista francese Aurelien Bory coprodotto dal Teatro Biondo di Palermo e dal Theatre de La Ville di Parigi, Compagnia 11 Toulouse. Nel 2024 creerà le musiche per " Motion, time, space " una performance di Carolyn Carlson Teatro Biondo Palermo . Ad Agosto del 2024 uscirà un album della band The MAyfield assieme ad Heiner Goebbels, Willi Bopp, Cecile Lartigau, Nicolas Perrin e Camille Emaille per l'etichetta svizzera Intakt.
L’Arianna Art Ensemble, fondato nel 2007 dal liutista e compositore Paolo Rigano e dalla clavicembalista Cinzia Guarino, promuove la diffusione del repertorio vocale e strumentale rinascimentale e barocco, attraverso le proprie esecuzioni con strumenti d'epoca, la scelta della corretta prassi esecutiva storica e la riscoperta di manoscritti inediti. L’ensemble promuove anche la sperimentazione e l’esecuzione di brani di musica contemporanea con strumenti antichi. I componenti dell'ensemble hanno registrato anche per diverse etichette, ottenendo positivi consensi da parte della critica. L’ensemble è vincitore di numerosi premi in prestigiose competizioni, tra cui nel 2010 il primo premio nella sezione “Strumenti antichi” della VII edizione del Premio Nazionale delle Arti organizzato dal Ministero dell’Alta Formazione Artistica. Ad oggi l’Arianna Arte Ensemble si è esibito nelle stagioni concertistiche più importanti d’Italia, e in vari festival e rassegne d’Europa. L’ensemble collabora stabilmente con importanti artisti come Enrico Onofri, Giovanni Sollima, Dmitry Sinkovsky, Fabio Biondi. L’ensemble è impegnato, insieme all’associazione MusicaMente di Palermo, nella realizzazione del festival internazionale di Musica Antica di Gratteri giunto alla XVIII edizione e promuove da 13 anni una stagione concertistica di musica antica e barocca a Palermo, a cui hanno partecipato importanti musicisti di fama nazionale ed internazionale. Con Giovanni Sollima ha recentemente inciso le Sonate e le Sinfonie di Giovanni Battista Costanzi, per l'etichetta discografica Glossa; nel 2017 l’ensemble ha ridato luce ai manoscritti inediti delle opere sacre di Antonino Reggio, clavicembalista e compositore settecentesco nato ad Aci Catena. Nel 2021, l'Arianna Art Ensemble ha pubblicato, in collaborazione con la casa discografica Almendra Music, il CD "Cimbalu d’Amuri", un progetto ispirato alla Sicilia del XVII secolo. Questo lavoro esplora l'uso della musica come terapia per il tarantismo, un rito religioso che utilizzava melodie e danze per curare i disturbi provocati dal morso di un ragno velenoso. Nel 2022, l'ensemble ha inciso il CD "Musiche per arciliuto, chitarra e clavicembalo" per l'etichetta Tactus, ricevendo una valutazione di 5 stelle dalla rivista AMADEUS.
Nel 2023, l'Arianna Art Ensemble ha collaborato con l'Italian Consort alla registrazione del CD "Ex tempore" per la casa discografica Tactus.
Dal 2023, l'ensemble ha avviato una collaborazione pluriennale con il Teatro Manuel di Malta, dedicandosi all'esecuzione storicamente informata di opere mozartiane. Tra le esecuzioni previste vi sono "Apollo e Giacinto" nel 2023, "Il Re Pastore" nel 2024 e "Idomeneo" nel 2025.
Inoltre, nel settembre 2024, è prevista l'uscita del CD "Fasch, Bohm e Telemann" per Urania Records e del CD "La chitarra alla spagnola" per la casa discografica Da Vinci Classics.
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