È stato arrestato il 18 novembre un cittadino albanese di 43 anni ricercato in Italia per traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione è il risultato di una stretta collaborazione tra il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), in particolare la 2^ Divisione, l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza in Albania e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, in sinergia con la Forza Operazionale Speciale del Dipartimento Polizia Criminale albanese.Il 43enne era ricercato in ambito internazionale e destinatario di una Red Notice (avviso di cattura internazionale) attivata su impulso della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) di Caltanissetta, in quanto indagato di “associazione finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti tra quelli previsti dall’art. 73 DPR 309/199, porto abusivo e detenzione di armi e munizionamento e altro, con l’aggravante di aver favorito cosa nostra, e segnatamente la famiglia mafiosa di Gela, clan RINZIVILLO”.
Determinati, ai fini del conseguimento del risultato operativo, il ruolo cruciale di raccordo e coordinamento tra il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Caltanissetta e le Autorità albanesi da parte dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana, nonché il supporto fornito dal Segretariato Generale Interpol di Lione, che ha facilitato lo scambio di informazioni a livello internazionale, consentendo di tracciare i movimenti e localizzare con precisione il latitante.
L’arresto si inquadra nell’ambito della più ampia operazione convenzionalmente denominata “The Wall”, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Caltanissetta, che già nel settembre 2025 aveva portato all’arresto di 15 persone per i medesimi reati associativi in materia di stupefacenti e armi, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Caltanissetta su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia.
Nel corso dell’attività investigativa, era emerso che il cittadino albanese, residente nell’hinterland milanese, attraverso interlocuzioni telefoniche con un ex avvocato, già iscritto al Foro di Gela, sospeso dall’esercizio della professione forense poiché condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, concordava l’acquisto di ingenti quantitativi di stupefacenti, del tipo cocaina e hashish, da immettere sul mercato siciliano attraverso collegamenti con soggetti sospettati di appartenere a cosa nostra, in particolare alle famiglie mafiose di Gela, clan RINZIVILLO."Si precisa come sottolinea la nota del Comando provinciale di Caltanissetta, che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla Costituzione, per l’indagato vale il principio di presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva. Sono in corso le procedure di estradizione".

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