Panificazione, scoppia la polemica sulla scelta di aumentare i prezzi

Castelvetrano.E' polemica nel centro belicino dopo la decisione di alcuni panificatori di aumentare il prezzo del pane bianco a 2,40 euro e di quello nero, tipico di Castelvetrano, a 2,80 euro al chilogrammo al termine di un incontro che giovedì scorso si è svolto nei locali dell'auditorium «Ninni Fiore». In città c'era anche chi vendeva il pane la metà del prezzo ora stabilito.
All'incontro con i panificatori, tra gli altri, hanno preso parte pure il sindaco Felice Errante e l'assessore Paolo Calcara, il segretario della Cna, Luigi Giacalone, il presidente dei panificatori di Marsala Bonafede e la responsabile di zona del Belice del patronato Epasa Vita Pisciotta. 
Il primo cittadino, che ha convocato l'incontro su sollecitazione di alcuni cittadini che temevano che il minor prezzo del pane fosse dovuto a una scarsa qualità delle materie prime utilizzate, in particolare ha raccomandato di avere cura delle norme igienico-sanitarie e della qualità dei prodotti. Ha, inoltre, puntualizzato che il Comune non ha alcun potere per decidere sul prezzo del pane in quanto questo è di competenza dei panificatori, mentre la regolamentazione delle aperture e delle chiusure settimanali è di competenza della Regione.
Durante l'incontro Tommaso Rizzo, presidente dell'associazione Slow food «Pane nero di Castelvetrano», ha poi declinato l'invito ad assumere l'incarico di presidente dei panificatori che è stato accettato da Giovanna Bongiovanni, che è stata votata all'unanimità. Delegate sono state nominate le panificatrici Fratelli e Garofalo.
(Margherita Leggio La Sicilia)

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