Ai candidati alla segreteria del PD



Ci vuole coraggio, ha ragione Pippo Civati quando si appella a "quell'altra Italia che si è vista pochissimo e che legge attonita le prime pagine dei giornali. Che rifiuta questo schema per cui se Berlusconi ci dice di formare un governo, lo facciamo".
Ce ne vuole molto e affiancato dalla voglia di non arrendersi a gattopardi e altre chimere.
Ce n'è voluto, di coraggio, quando in una città del profondo Sud, Trapani, abbiamo opposto ad un PD che voleva riproporre lo schema lombardiano la politica quella bella, quella che parla di abitanti e di intelligenze, quella colorata che parla di rioni e di "globalità", costringendo un partito a ritornare sui suoi passi.
Abbiamo avuto coraggio quando abbiamo detto che gli "incandidabili" sono ovunque ma quelli del centrosinistra sono peggio perché tradiscono un progetto di cambiamento sostenuto da un elettorato che non si arrende, nonostante il centrosinistra.
Siamo stati coraggiosi quando a Palermo, fino alla fine, abbiamo lavorato per una ricomposizione che avrebbe permesso al PD di non sacrificare la sua migliore classe dirigente, spalancando la vittoria ad Orlando e passando da 10 a 3 seggi come, invece, è accaduto, solo perché si è scelto di legare le sorti di Palermo ad una battaglia regionale, mentre bisognava parlare solo di Palermo, come Pisapia a Milano e Fassino a Torino. 
Il coraggio non ci è mancato quando abbiamo raccontato il vero "modello Sicilia" che Crocetta stava costruendo e che è servito da canovaccio per il Governo Letta.
Noi di coraggio ne abbiamo, ma sappiamo che non basta.
Ci vuole anche il "lavoro di squadra" e la camminata sicura, quella che le buche le evita, quella che ha una direzione. 
La stessa direzione che ci ha messo al centro di critiche e polemiche per la nostra scelta di esserci, nel PD, a modo nostro, da Sinistra.
Gesualdo Bufalino scriveva: "Vi è una Sicilia "babba", cioè mite, fino a sembrare stupida; una Sicilia "sperta", cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Vi è una Sicilia pigra, una frenetica; una che si estenua nell'angoscia della roba, una che recita la vita come un copione di carnevale; una, infine, che si sporge da un crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio…".
C'è anche una Sicilia coraggiosa che ha molto da dire e non ha paura di "sparigliare".
Il coraggio, si sa, non si insegna.
Ma un Paese migliore si può costruire.
Ne abbiamo bisogno.

- Maria Pia Erice, PD Trapani, presidente di "Trapani Cambia" e già dirigente regionale di Sel Sicilia
- Monica Modica, PD Palermo, coordinatrice isole minori per "Trapani Cambia", già Assessore alle Egadi e già coordinatrice del Megafono per le isole minori
- Sabrina Rocca, PD Trapani, candidata a sindaco alle ultime elezioni comunali di Trapani e vicepresidente di "Trapani Cambia"
- Ninni Terminelli, PD Palermo, già segretario dei DS, del PD e consigliere comunale a Palermo e Presidente di "Prospettiva Politica"

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