ITINERARI GOLOSI:Tra funghi e neviere a Buccheri si scopre la Sicilia d’altura

La Val di Noto è un angolo di Sicilia dalle mille sorprese
Tra queste c’è anche Buccheri, il comune più alto della provincia siracusana, col suo fascino tutto montano per i vasti boschi di pini, castagni, pioppi e noccioli che proprio in questo periodo cominciano ad imbiancarsi di neve.

Buccheri sorge alle pendici del monte Lauro, sormontato dai resti del castello attribuito ai Normanni e considerato da fonti storiche la più formidabile fortezza del Val di Noto: un quadrilatero con due torrioni nella parte anteriore, l'ingresso rivolto a sud e un'alta torre maestra al centro. Nella sua funzione di straordinario punto di vedetta e antica difesa, fu attivo tra il XIII e il XVI secolo, al centro di alcune delle vicende storiche legate ai conflitti tra siciliani e angioini.
Buccheri sorge proprio lungo il pendio sud del castello e lì rimane anche dopo il terremoto del 1693, che la distrusse quasi totalmente, ma a seguito del quale molti edifici vennero del tutto ricostruiti e le chiese recuperate. Tra queste la chiesa di S. Maria Maddalena, che prima del terremoto si trovava ad est del castello e che adesso svetta invece lungo la via Vittorio Emanuele, nel cuore del centro abitato. Custodisce al suo interno la statua marmorea della Maddalena, scolpita nel 1508 da Antonello Gagini. Da piazza Loreto si raggiunge invece la grotta di San Nicola, una chiesa cristiana scavata nella roccia risalente all’epoca bizantina ed un tempo interamente ricoperta di affreschi, oggi visibili ancora in parte.

Rimanendo in tema di antichità, subito fuori dal centro abitato e disseminate sul monte Lauro, non è difficile imbattersi in una delle molte neviere, i luoghi che a partire dai primi del ‘600 e fino al 1950 furono utilizzati per la raccolta della neve che poi si utilizzava nel periodo estivo per la conservazione dei cibi ma anche per la preparazione di sorbetti alla frutta. Oggi a Buccheri è possibile visitarle lungo un tour intitolato non a caso “Le vie del freddo”, che va alla scoperta dei tre tipi di costruzioni presenti sul territorio: a grotta, a cupola e a dammuso.

Ma i boschi che circondano il paese offrono svariati itinerari ecologici, immersi in una natura pura e rigogliosa. Gli appassionati, ad esempio, sanno bene che di funghi se ne trovano a volontà, nelle varietà del porcino, lepiota e lattario. E proprio i funghi saranno i protagonisti del prossimo week end, dove si terrà la XIII mostra-mercato Sapori d’autunno e Oro degli Iblei. Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, Buccheri apre le sue porte per la degustazione e la conoscenza dei mondo dei funghi con la partecipazione di esperti micologi, ma sarà anche possibile acquistare gli altri prodotti gastronomici del posto.

Da non dimenticare è l’olio Dop dei Monti Iblei che porta la firma dell’azienda agricola Terraliva. Nel territorio di Buccheri, in contrada S. Andrea Vernera, l’antica dimora del ‘700 immersa nel verde delle colline, offre agli avventori i prodotti del suo orto, confetture, conserve e una fornita cantina ma la punta di diamante della sua produzione rimane l’olio DOP da agricoltura biologica. Nei luoghi dell’antica Casmene, la leggendaria colonia greca del VI secolo a.C., c’è invece l’azienda agrituristica Casmene, dove l’allevamento zootecnico e l’alimentazione biologica del pascolo assicurano la più alta qualità dei prodotti del posto. Tra vigneti e uliveti secolari sorgono invece le Case di Sant’Andrea, un piccolo borgo rurale risalente al XVI secolo. Qui i 22 ettari di ulivi si prestano alla produzione di varietà di olio tra cui la Tonda Iblea Dop. Ma oltre alla bontà dei prodotti naturali di creazione propria, offre anche la possibilità di pernottare immersi nel relax dei boschi che circondano Buccheri.

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