Niscemi, arrestati tre pregiudicati catanesi che depredavano un bar

I   poliziotti del Commissariato di Niscemi, unitamente ai Carabinieri della Stazione di Niscemi, hanno arrestato tre pregiudicati catanesi: Cannavò’ Francesco di 55 anni, Fazio Marcello di 50 anni, commerciante, Naceto Sebastiano di anni 48, perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale. Naceto, altresì anche per il reato di evasione, ex art.385 c.p., in quanto sottoposto al regime degli arresti domiciliari nella città di Catania.

I tre soggetti hanno scassinato un bar in via Mario Gori. I poliziotti della volante niscemese erano intervenuti perché erano stati segnalati dei rumori sospetti provenienti dall’interno del locale, sebbene quel locale fosse stato ormai chiuso da alcune ore. Le forze dell’ordine hanno accertato il taglio netto e regolare alla rete metallica in modo tale da consentire l’agevole passaggio di una persona. Nel frattempo è intervenuta in ausilio anche una pattuglia dei carabinieri in modo tale da precludere agli autori ogni via di fuga. Le forze dell’ordine effettuavano una accurata ispezione dei luoghi.

Destava sospetto una autovettura, una Lancia Y, posizionata nei pressi della finestra. All’interno di quel veicolo, si notava la presenza di un soggetto sdraiato lungo il sedile, per dissimulare la sua sagoma, il quale veniva sottoposto a controllo. Questi, esprimendosi in dialetto catanese, asseriva che si trovava in attesa di una signora della quale non intendeva fornire le generalità per non comprometterla.

Il suo atteggiamento, la sua mimica, nonché l’inverosimile versione dei fatti fornita, ingenerava sospetti negli agenti tant’è che si procedeva alla perquisizione del veicolo, rinvenendo una cesoia di grosse dimensioni ed una torcia. I poliziotti, pertanto, trattenevano il soggetto, per accertamenti.

All’interno dell’esercizio commerciale, nascosti nel bagno, i poliziotti trovavano altre due persone, successivamente identificate per due degli odierni arrestati.

In quella circostanza, venivano trovati, sparsi nel locale gli oggetti atti allo scasso come tronchesi, palanchini, chiavi meccaniche e cacciavite utilizzati, sia per fare accesso nel locale, ovvero per tagliare la grata in rete metallica, nonché per forzare il registratore di cassa e probabilmente anche per tentare lo scasso delle numerose macchinette da gioco tipo Slot, ivi installate, e recuperare gli incassi delle giocate.

Gli agenti rinvenivano anche delle monete all’interno di un sacchetto, asportate dai malviventi dal registratore di cassa. Nel corso della perquisizione, indosso ad uno dei soggetti, veniva rinvenuta la somma di euro 185.00 suddivisa in banconote di vario taglio.

Tutto il materiale sopra descritto, pertinente alla azione delittuosa di furto veniva sequestrato penalmente, mentre il denaro veniva riconsegnato alla persona offesa con relativo verbale.

I soggetti di origine catanese, emergendo a loro carico delle precise responsabilità penali, venivano dichiarati in stato di arresto.

Gli arrestati, ed in particolare due di loro risultano gravati da pregiudizi di polizia anche per gravi reati contro il patrimonio, gli stupefacenti, più volte colpiti da misure cautelari, arresti in flagranza, condanne, anche recenti.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Gela, a disposizione dell’A.G.

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