"Mafia Capitale": coinvolto anche dirigente del Cara di Mineo

Nell'operazione antimafia che ha portato a 37 arresti a Roma, coinvolto anche un consulente del centro di accoglienza per migranti di Mineo. Si tratta di Luca Odevaine, attualmente consulente del Consorzio che gestisce il Cara presieduto dal sindaco di Mineo, Anna Aloisi. 


Odevaine, già capo di gabinetto dell'ex sindaco di Roma Walter Veltroni, è stato direttore dell'ufficio rapporti istituzionali del Cara fino al 2012, e poi dipednente part time con compenso da 12.800 lordi all'anno e consulente per altri 12 mila euro lordi all'anno, più rimborsi spese. 

Sel chiede di avviare subito lo stop a questi incarichi: "Da tempo denunciamo ombre sulla gestione finanziaria del Cara di Mineo, il coinvolgimento di Luca Odevaine nell'inchiesta Mondo di Mezzo, che ha portato alla luce un intreccio di interessi tra mafie, politica e affari, ci conferma i dubbi e ci spinge a chiedere che sia fatta immediata luce sulla gestione del Centro per richiedenti asilo più grande d'Europa", dice il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà Erasmo Palazzotto, che prosegue: "Ad oggi Odevaine continua a percepire lauti compensi dalla struttura di Mineo, di cui è sia dipendente part time che consulente, indennità di diverse migliaia di euro che stonano con le condizioni, anche queste più volte denunciate, della struttura fortemente voluta dall'attuale sottosegretario Castigilione. La revoca degli incarichi a Odevaine ci appare quindi - continua Palazzotto- un atto di indispensabile trasparenza".
"Siamo davanti finalmente al disvelamento della speculazione che ruota a torno a strutture come il CARA di Mineo - conclude Palazzotto - in cui gli stessi che costruiscono consenso sulla lotta al l'immigrazione costruiscono business milionari sulla disperazione di vive nei centri, per questo bisogna chiudere centri come Il CARA di Mineo e cambiare il modello di accoglienza.".
(R.it)

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