3 milioni, 0,75 euro per ognuna. “Abbiamo sempre
sostenuto la necessità di porre fine alla stagione della regione imprenditrice-
scrivono Cgil e
Filctem- ma questo non può avvenire svendendo un’azienda che fattura oltre 80 milioni
l’anno e consentendo che a fare il prezzo sia chi ha interesse a sborsare il
meno possibile”. I quattro esponenti sindacali ricordano che “quando si parlava
di vendere alla Salinen il valore in discussione era tra 40 e 60 miloni”.
Secondo l’ad di Italkali, Francesco Morgante, la partecipazione della regione è
decaduta dal primo gennaio in base alla legge di stabilità del 2014 e decidere il valore delle azioni da liquidare
spetta al vertice dei soci. “Tutto ciò ha
dell’incredibile- dicono Pagliaro, D’Aquila, Raso e
Gangemi- : per anni il sindacato ha parlato di advisor e della necessità di
mettere a gara il 51% di un’azienda sana e appetibile. Adesso- sottolineano-
chiediamo chiarezza e trasparenza
sull’operazione”. Chiarezza viene chiesta dal sindacato anche sugli
investimenti di questa azienda nell’area di Realmonte, con la puntualizzazione di “assoluta
disponibilità a stare al tavolo di trattativa, ma dopo che l’azienda avrà
ottenuto tutte le autorizzazioni ambientali prescritte, altro argomento-
sottolineano Cgil e Filctem- su cui la Regione non può stare a guardare”.
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