I deputati Cinquestelle Chiara Di Benedetto (Camera) e Giorgio Ciaccio (Ars) chiedono di verificare la regolarità dei comportamenti di un'associazione di Trabia, convenzionata col Comune di Palermo, contro la quale puntano il dito pure parecchie associazioni animaliste.


Palermo, strani movimenti con Pitbull e altri cani?
M5S: “Vogliamo vederci chiaro. Chiediamo le carte”

“Prelievo di cani sul territorio, dal canile di Palermo e da altri canili, specie di razza Pitbull, e loro troppo rapida collocazione in affidamento. Tracciabilità dei cani accalappiati,ed eventuale mancata microchippatura e visita medica dei quattrozampe”. Finiscono sotto le lente del Movimento 5 stelle di Palermo una serie di operazioni ed eventuali omissioni dell'associazione Agada di Trabia, con la quale il Comune di Palermo ha recentemente allacciato una convenzione, nonostante la stessa associazione fosse stata diffidata dal comune di Trabia a ricevere cani. Contro l'Agada hanno puntato il dito pure una serie di associazioni animaliste che hanno diffidato il sindaco Orlando l 'assessore Raimondo e il comandante della polizia municipale ad astenersi dal consegnare cani all'Agada e ad affidare animali a terzi senza la necessaria registrazione all'agrafe canina di competenza.
Per fare piena luce sulla vicenda la deputata M5S alla Camera, Chiara di Benedetto ha predisposto una richiesta di accesso agli atti per prendere visione dei documenti dell'associazione, della convenzione e di tutti i numeri relativi alla tracciabilità dei cani.
“Ieri – afferma la deputata - dopo alcune segnalazioni che ci sono pervenute in merito – ci siamo recati al canile per cercare di capine di più. Ci è stato assicurato che l'Agada avrebbe tutte le carte in regola per svolgere il lavoro che fa. Cosa che ovviamente vogliamo appurare sulla base di un puntuale riscontro documentale. Ci sono parecchi lati oscuri su cui vogliamo fare luce, non ultima l'anomala velocità nell'affidamento dei cani, specie dei pitbull, una pratica che solitamente procede molto a rilento perché l'inserimento di questi cani nelle famiglie va valutato con grandissima attenzione”.
La Di Benedetto vuole capire anche se tutti i protocolli pre e post affido siano stati rispettati, alla luce, soprattutto, delle numerose segnalazioni pervenute da parte di associazioni che lamentano l'esistenza di casi di animali prelevati sul territorio ed affidati senza l'obbligatoria operazione di microchippatura, cosa che, se appurata, sarebbe di una gravità assoluta in quanto, oltre a costruire una violazione di legge vanificherebbe l'obiettivo della legge stessa, ossia la lotta al randagismo. 
Una richiesta di chiarimenti in tal senso è stata inoltrata al Comune anche dal deputato regionale Giorgio Ciaccio.
Intanto il Comune ha annunciato che in settimana risponderà sul destino dei cani che la Di Benedetto, nel corso di una recente ispezione al canile, ha trovato custoditi in gabbie piccolissime che non permettevano loro nemmeno di stare in piedi.

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