La Barbera (Cobas): “Amat in stato di calamità economico-finanziaria Terzo trimestre chiuso con -7 milioni. Col tram si rischia di sprofondare”


“Le notizie acquisite oggi in Terza commissione consiliare non fanno altro che confermare lo ‘stato di calamità economico-finanziaria’ in cui versa l’Amat, che avrebbe chiuso il terzo trimestre 2015 con un deficit di 7 milioni di euro”. Lo riferisce Antonino La Barbera, segretario regionale dei Cobas settore trasporti, al termine di un’audizione a cui hanno preso parte anche i segretari di Faisa-Cisal e Ugl, ma non quelli di Cgil, Cisl, Uil e Orsa seppur invitati.
“L’Amat – sottolinea La Barbera – è in una situazione critica e rischia di sprofondare a causa dell’affidamento del tram, infrastruttura che secondo l’amministrazione comunale dovrebbe finanziarsi con gli introiti della Ztl. Siamo convinti che il tram possa essere un volano di sviluppo, a patto però che ci sia certezza di risorse. Ecco perché non vorremmo essere nei panni dei consiglieri comunali, chiamati a pronunciarsi su una delibera particolarmente insidiosa. In queste condizioni, il pericolo è che gli inquilini di Sala delle Lapidi passino dalla padella alla brace: ovvero dire sì all’affidamento del tram ad Amat perché sotto pressione, visti i tempi contingentati; ed in seguito accorgersi di essere ‘complici’ di un danno erariale, nel caso in cui il tram non avesse le risorse economiche necessarie a sostenersi”. 
Due settimane fa, Cobas, Ugl e Faisa-Cisal hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Amat. Decisione presa dopo le innumerevoli richieste d’incontro andate a vuoto con l’azienda, per discutere di temi cruciali quali il contratto di servizio, il piano industriale, i nuovi turni di lavoro, il parco mezzi, l’avvio del tram. Domani i sindacati sono stati convocati dai vertici Amat per la seconda fase della procedura di raffreddamento: “Apprendiamo – conclude La Barbera – che l’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, sarà assente per ‘impegni istituzionali’. Anziché unire le forze per risollevare le sorti di un’azienda che non riesce a fare ricavi, ha un parco mezzi fatiscente e rende un servizio scadente alla cittadinanza, l’amministrazione comunale sembra voltare le spalle da un’altra parte. È urgente invece programmare assieme il futuro dell’azienda, affinché essa non si trovi fra due anni nelle condizioni di non poter partecipare nemmeno al bando di gara per il trasporto pubblico su gomma”.

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