La commissione Territorio e Ambiente dell'Ars ha esitato il disegno di legge di iniziativa governativa che istituisce il sistema regionale delle aree naturali protette. Lo rende noto la presidente della commissione Ambiente dell'Ars Mariella Maggio(Pd). Dopo un iter in salita con la riscrittura a piu' riprese del testo presentato dal Governo la commissione ha approvato un ddl, che punta a coniugare la tutela dell'ambiente e la messa a reddito del patrimonio naturalistico regionale.
Il ddl, che si compone di una quarantina di articoli, istituisce per la prima volta in Sicilia un sistema interconnesso delle aree naturali ( composto da circa un centinaio di aree tra parchi naturali, riserve, siti di interesse comunitario) denominato Rete ecologica siciliana (Res), col compito di preservare la biodiversita', mantenere l'equilibrio ecologico spaziale degli habitat naturali e recuperare l'equilibrio tra l'azione antropica e la tutela dell'ambiente. Tra le novita' contenute nel testo del ddl, che approdera' in aula all'Ars nei prossimi giorni, c'e' anche l'istituzione dell'Osservatorio regionale delle Biodiversita', l'istituzione della Carta della Natura della Regione e del Piano regionale delle aree naturali protette. "Questo provvedimento che ha avuto l'ok della Commissione dopo due anni - dice Maggio - mira a coniugare le esigenze di salvaguardia del territorio con la messa reddito del patrimonio naturalistico della Regione e ha l'ambizione di porsi in sintonia con la nuova programmazione comunitaria 2014-2020, prevedendo non a caso che le aree protette potranno intercettare i fondi strutturali destinati alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, anche attraverso l'ausilio e l'utilizzo delle professionalita' gia' impiegate in parchi, riservi e siti di interesse comunitario, che finora ne hanno garantito la piena fruizione da parte degli utenti".
Il ddl, che si compone di una quarantina di articoli, istituisce per la prima volta in Sicilia un sistema interconnesso delle aree naturali ( composto da circa un centinaio di aree tra parchi naturali, riserve, siti di interesse comunitario) denominato Rete ecologica siciliana (Res), col compito di preservare la biodiversita', mantenere l'equilibrio ecologico spaziale degli habitat naturali e recuperare l'equilibrio tra l'azione antropica e la tutela dell'ambiente. Tra le novita' contenute nel testo del ddl, che approdera' in aula all'Ars nei prossimi giorni, c'e' anche l'istituzione dell'Osservatorio regionale delle Biodiversita', l'istituzione della Carta della Natura della Regione e del Piano regionale delle aree naturali protette. "Questo provvedimento che ha avuto l'ok della Commissione dopo due anni - dice Maggio - mira a coniugare le esigenze di salvaguardia del territorio con la messa reddito del patrimonio naturalistico della Regione e ha l'ambizione di porsi in sintonia con la nuova programmazione comunitaria 2014-2020, prevedendo non a caso che le aree protette potranno intercettare i fondi strutturali destinati alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, anche attraverso l'ausilio e l'utilizzo delle professionalita' gia' impiegate in parchi, riservi e siti di interesse comunitario, che finora ne hanno garantito la piena fruizione da parte degli utenti".
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