ALMAVIVA, CGIL A FIANCO DEI LAVORATORI DEL CALL CENTER DELLA COMMESSA ENEL . “TRASFERIMENTI, DECISIONE RICATTATORIA”.

La Cgil Palermo è vicina ai lavoratori del call canter Almaviva per i quali l'azienda ha annunciato il trasferimento a Rende. Si tratta dei primi 154 trasferimenti di un blocco di 396 operatori impiegati nella commessa Enel, persa nel dicembre scorso. “Siamo vicini ai lavoratori di Almaviva e saremo al loro fianco in una lotta per la solidarietà, per una vertenza che è sociale, economica e culturale - afferma il segretario della Cgil Palermo Enzio Campo – Quella dell'azienda è una scelta ricattatoria. Si tratta di un licenziamento mascherato. I lavoratori impiegati nella commessa Enel hanno un contratto part-time, guadagnano 600 euro al mese, lavorano 4 ore, come fanno a trasferirsi a Rende? La realtà è che in questo modo li utilizzano come elemento di pressione per rientrare in modo surrettizio in un appalto che Almaviva ha perso. E tutto ciò sta avvenendo nel mancato rispetto delle clausole sociali da parte di Enel, e nel dispregio di tavoli e accordi”. 
La Cgil chiede un intervento al sindaco di Palermo, al prefetto di Palermo e al presidente della Regione. “I lavoratori non possono essere trattati in questo modo – aggiunge Enzo Campo - Lavoreremo in accordo anche alla Slc nazionale affinché nei piani nazionali delle aziende ci sia un impegno al rispetto per le parti più fragili del Paese. Nella nostra iniziativa del 19 settembre, promossa allo Steri dal Laboratorio Sud della Cgil – continua ancora Campo - abbiamo detto che il Mezzogiorno d'Italia deve diventare la premessa per la crescita economica del Mediterraneo d'Europa. Diventi la Sicilia il luogo dove le aziende possono crescere e non sia Palermo il posto dove si taglia appena un'azienda è in difficoltà. Palermo non può sempre e solo pagare. In provincia di Palermo su un milione e 200 mila abitanti ci sono 102 mila disoccupati e 417 mila inattivi. Ovvero 500 mila persone che non cercano più lavoro. Fino a quando dobbiamo pagare?”.

Nessun commento:

Posta un commento