ALONGI (NCD) su ridimensionamento dell'ospedale "G.Giglio" di Cefalù: «I reparti del San Raffaele non vanno chiusi, rappresentano un centro un'eccellenza sanitaria. Continuerò a lottare e vigilare per il bene comune»

In merito alla ventilata chiusura dei reparti di Urologia, Neurologia, Oncologia, Medica Emodinamica e Chirurgia Vascolare l'onorevole Pietro Alongi (NCD) ha incontrato questa mattina diversi medici e operatori dell'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù.

«Posso affermare con la forza dei numeri e non delle chiacchiere che l'eventuale scelta scellerata di chiudere questi reparti porterebbe nell'arco di pochi mesi al collasso dell'ospedale con ripercussioni drammatiche all'intero sistema sanitario del comprensorio delle Madonie, oltre che alla perdita di centinaia di posti di lavoro - ha commentato l'onorevole Alongi -. Pensare di chiudere il reparto di neurologia polo di eccellenza e centro di sperimentazione farmaceutica tra le quattro più importanti a livello nazionale che oggi sta sperimentando 27 nuovi farmaci e che assiste centinaia di pazienti che vengono da tutta la Sicilia e anche da altre regioni, è una follia. Idem per il reparto di urologia che con appena 18 posti letto e 5 medici solo nel 2015 ha effettuato oltre 800 interventi ed oggi, grazie alla collaborazione di un grande luminare quale è il Professore Rigatti, è diventato riferimento per l'intera regione. Questi sono solo due esempi che riguardano i reparti a rischio del San Raffaele Giglio di Cefalù. Invito, quindi, l'assessore Baldo Gucciardi, che è persona seria e qualificata, ad attivarsi affinché l'attuazione del decreto Balduzzi, ministro della Salute dal 2011 al 2013 non distrugga le eccellenze sanitarie siciliane. Credo infine che questa debba essere la battaglia di tutti, fuori dagli Schemi partitici, remando tutti in un'unica direzione: la salute dei cittadini - ha concluso Alongi -. Vigilerò e sarò al fianco dei pazienti, dei medici e degli operatori sanitari. Lotterò con loro e per loro».

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