Riforma delle ex province. M5S: “Governo e maggioranza immobilizzano la Sicilia per 4 anni”.

I deputati Cinquestelle all’Ars puntano il dito sull'incapacità politica: “La riforma delle ex province, naufraga clamorosamente a causa della bramosia di poltrone.

Palermo 11 gennaio 2017 - “Governo Regionale e maggioranza hanno immobilizzato la Sicilia per 4 anni con 4 leggi sulle ex-province approvate a colpi di maggioranza. Fermi tutti, hanno scherzato, con buona pace per i lavoratori ed i servizi erogati ai cittadini che nel frattempo sono andati a singhiozzo nella più totale incertezza. Oggi scopriamo che non c’è fretta e vogliono spostare tutto al 29 ottobre del 2017, stesso giorno delle elezioni regionali. Come dire, meglio il caos che la chiarezza”. E’ netta la posizione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle in Assemblea Regionale Siciliana sulla possibilità di far slittare le elezioni di secondo livello per Città Metropolitane e Liberi Consorzi fissate per il 26 febbraio. “La riforma delle ex province, naufraga ancora e lo fa clamorosamente a causa della bramosia di poltrone. Non ci appassiona il tema del tipo di elezione, ma a questo punto vorremmo che si spiegasse ai siciliani dove questa sgangherata maggioranza vuole portare la nostra regione. Per 4 anni ci hanno ammorbato tutti dicendo che la loro era la migliore riforma delle ex province d’Italia, poi si sono fatti calare da Roma il recepimento della legge Delrio e adesso gridano alla necessità di cambiare la legge perché così non va. Questa è dissociazione mentale esercitata sulla pelle e sulla disperazione di una Sicilia che non ha di certo bisogno di leggi elettorali ma di pane e lavoro”.

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