Lo ha dichiarato l'esponente dell'opposizione all'Ars Nello Musumeci, in una interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione ed all'assessore alle Infrastrutture, dopo l'allarme lanciato dalla Cgil. «Un provvedimento del genere, nell'anno 2017, non sta nè in cielo nè in terra: gli interventi di manutenzione debbono essere programmati e gestiti con gradualità e senza mai pregiudicare la continuità dei servizi da assicurare ai passeggeri. La chiusura di una così importante tratta e per così tanto tempo costituisce un grave danno alla utenza, con ripercussioni anche su tutto il resto della rete ferroviaria isolana. Ma per la Rfi la Sicilia rimane soltanto "un peso da tollerare" e la Regione Siciliana una sorta di pecora da mungere e tosare: da anni ormai si porta avanti una politica di disincentivazione che tende a dirottare la mobilità dei passeggeri verso il servizio pubblico gommato. Basti pensare alla tratta Catania-Caltagirone-Gela, da oltre cinque anni interrotta per il crollo di un ponte ferroviario nei pressi di Niscemi, mai più ricostruito. Tutto questo - denuncia Nello Musumeci - sotto lo sguardo complice ed indifferente del governo regionale, che con i vertici delle ferrovie ha assunto un preoccupante atteggiamento vergognosamente remissivo, invece di pretendere efficienza, puntualità e treni adeguati, come invece avviene nelle regioni del Nord. Dall'assessore alle Infrastrutture ci aspettiamo un intervento chiarificatore in Aula già nei prossimi giorni.»
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FERROVIE, MUSUMECI: UNA FOLLIA CHIUDERE PER TRE MESI LA CATANIA-SIRACUSA
Lo ha dichiarato l'esponente dell'opposizione all'Ars Nello Musumeci, in una interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione ed all'assessore alle Infrastrutture, dopo l'allarme lanciato dalla Cgil. «Un provvedimento del genere, nell'anno 2017, non sta nè in cielo nè in terra: gli interventi di manutenzione debbono essere programmati e gestiti con gradualità e senza mai pregiudicare la continuità dei servizi da assicurare ai passeggeri. La chiusura di una così importante tratta e per così tanto tempo costituisce un grave danno alla utenza, con ripercussioni anche su tutto il resto della rete ferroviaria isolana. Ma per la Rfi la Sicilia rimane soltanto "un peso da tollerare" e la Regione Siciliana una sorta di pecora da mungere e tosare: da anni ormai si porta avanti una politica di disincentivazione che tende a dirottare la mobilità dei passeggeri verso il servizio pubblico gommato. Basti pensare alla tratta Catania-Caltagirone-Gela, da oltre cinque anni interrotta per il crollo di un ponte ferroviario nei pressi di Niscemi, mai più ricostruito. Tutto questo - denuncia Nello Musumeci - sotto lo sguardo complice ed indifferente del governo regionale, che con i vertici delle ferrovie ha assunto un preoccupante atteggiamento vergognosamente remissivo, invece di pretendere efficienza, puntualità e treni adeguati, come invece avviene nelle regioni del Nord. Dall'assessore alle Infrastrutture ci aspettiamo un intervento chiarificatore in Aula già nei prossimi giorni.»
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