Scenderà in campo anche in Sicilia alle prossime elezioni regionali, Movimento
Rete Democratica (Mrd): associazione politico-culturale indipendente,
costituita lo scorso 20 aprile a Roma, che punta a diventare “luogo di
partecipazione e di rappresentazione delle richieste, molto spesso inascoltate,
di tutti i soggetti più deboli”. Decine di
amministratori locali hanno già espresso la volontà di aderire al movimento. Lontano
da qualsiasi schieramento politico, Mrd proporrà agli elettori la
candidatura di persone che conoscono i problemi reali dell’Isola. “Siamo ben consci delle difficoltà oggettive in cui versa il Paese: solo con un
impegno costante di tutte forze sane dello scenario nazionale e soprattutto con
il coinvolgimento a pieno titolo del terzo settore, si possono
concretamente affrontare le
problematiche sociali che sempre più spesso sfociano in una guerra dei poveri”.
A dirlo è il neo segretario di Mrd, Rosario Meli, attuale vicesindaco di
Niscemi, Comune in provincia di Caltanissetta. “Vogliamo essere – spiega Meli – la voce delle famiglie in difficoltà, dei
giovani disoccupati, dei precari, degli operai, degli imprenditori in crisi,
degli agricoltori, motore della nostra Italia, degli artigiani, valore aggiunto
del Bel Paese, dei pensionati, risorsa della nostra società, insomma di tutti i
soggetti che oggi vivono, anzi sopravvivono. Il nostro programma è sicuramente
ambizioso ma abbiamo il coraggio e le competenze per pensare di riuscire
veramente a cambiare qualcosa e a restituire un po’ di dignità alle persone che
vivono in pieno disagio sociale ed economico”. Contrario ad ogni forma di discriminazione, razzismo e nazionalismo, Mrd ha la
“bussola” orientata sulla non violenza e la legalità, tanto che “non potranno
iscriversi al movimento i condannati in via definitiva per mafia e reati contro
la Pubblica amministrazione”, così come recita lo statuto del movimento. Mrd intende attuare una politica partendo “dal basso”, coinvolgendo
direttamente i cittadini rimasti emarginati dagli ambienti politici negli
ultimi anni, gente comune che quotidianamente combatte per cercare di emergere
in una società strozzata dalle tasse.
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