“Stamattina - afferma la consigliera comunale Sabrina Figuccia – a Sala delle Lapidi abbiamo ascoltato con rispettoso silenzio il discorso del sindaco, nella speranza che Leoluca Orlando ci illustrasse con dettaglio l’attuale situazione economica e finanziaria del Comune. Invece, cosa abbiamo ottenuto? La scoperta dell’acqua calda, l’ennesima tiritera cioè di dati saputi e risaputi, che denunciano la gravità dei conti di Palazzo delle Aquile, come se fosse colpa degli extraterrestri o dei caschi blu dell’Onu. Ma i palermitani sanno benissimo che esiste un unico e solo colpevole, Leoluca Orlando, che sta trascinando il Comune verso il baratro, senza neanche incontrare tanti ostacoli sulla sua strada, considerato che di opposizione, qui a Sala delle Lapidi, se ne vede davvero poca. Come se non bastasse, il sindaco, in un momento di grande creatività, tra i compiti degli assessori si è pure inventata la “dignità abitativa” (cioè, per capire, i funzionari comunali andranno casa per casa per vedere arredi e mobili o il confort dei palermitani? E chi lo sa!) e ha detto di voler lasciare un testamento spirituale, come se fosse il nuovo guru della nostra città, mentre ha a lungo disertato su Google e su come il futuro di Palermo sia proprio legato a Google. Forse, nel suo libro dei sogni ci sono proprio questi temi, ben diversi da quelli che stanno a cuore ai palermitani senza casa che, loro sì, sanno bene cos'è la dignità o a quelli che ogni giorno fanno i conti con una città sporca e abbandonata a sé stessa, a cui i massimi dirigenti della Rap sanno solo lanciare accuse di inciviltà senza porre alcun rimedio”.
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