Palermo Jazz Festival, si comincia


Palermo Jazz Festival, si comincia. Al via mercoledì 1 novembre il Palermo Jazz Festival. Cinque giorni intensi di musica che vedranno protagoniste sei realtà musicali. Oggi in scena la Bellini Jazz Orchestra diretta dal M° Giuseppe Urso a Palazzo delle Aquile, Olivia Sellerio canta Montalbano alla Chiesa del SS. Salvatore e in chiusura nella stessa chiesa, il Kurt Rosenwinkel Trio.
Al via il Palermo Jazz Festival. Mercoledì 1 novembre il primo dei cinque giorni intensi a suon di musica jazz con protagonisti di assoluto rilievo internazionale come Uri Caine. Il Palermo Jazz Festival, promosso dal Comune di Palermo, grazie ai fondi del Patto per il Sud, e organizzato dall’Associazione “Culturae”, prevede un intenso programma di concerti, seminari, workshop, mostre, degustazioni. Ben sei le istituzioni coinvolte nella prima edizione del Palermo Jazz Festival. Si tratta di realtà qualificate che operano nell’ambito della musica jazz in città: Conservatorio di Musica di Stato di Palermo, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, la Scuola di Musica Open Jazz School, la Scuola di Musica Virgin Jazz, l’Ars Nova Associazione Siciliana per la Musica da Camera e Caleidoscopio Jazz.  I CONCERTI. Alle 18.30 a Palazzo delle Aquile, nella prestigiosa sede di sala delle Lapidi, dove normalmente sono le parole a regnare, saranno le note a farla da padrone con la Bellini Jazz Orchestra diretta dal M° Giuseppe Urso e composta da Sergio Caltagirone, Gianluca Cinquegrani, Michelangelo Monastero, Giacomo Lucchese, Giuseppe Como,Ivan David, Salvatore Sciarratta, Gabriele Spitaleri, Giuseppe Caccamisi, Pietro Catalano, Ino Marchetti, Alex Faraci, Alessandro Corsini, Valerio Dainotti, Amedeo Mignano, Giuseppe Zammuto, Stefano India, Fabrizio Giambanco, Luca Trentacoste, Piero Alessi, Roberta Sava, Ruggero Paruta, Simona Trentacoste, Paolo Sorge. Alle 20.40, alla Chiesa del SS. Salvatore, Olivia Sellerio canta Montalbano. Con Giancarlo Bianchetti, Lino Costa, Paolo Pellegrino, Nicola Negrini Alle 22.15 sempre alla Chiesa del SS. Salvatore è di scena il Kurt Rosenwinkel Trio con Dario Deidda, Marco Valeri. I WORKSHOP, LE MOSTRE, LE JAM SESSION E GLI INCONTRI – (Per prenotarsi ai workshop http://bit.ly/pjfSeminari). Il via alle 11 alla Chiesa di S.Giovanni Decollato, a pochi passi dalla Questura, con Musica d’Insieme Incontro e organizzazione ritmiche e solisti Workshop con Mimmo Cafiero. Quindi, incontro e organizzazione ritmiche e solisti Workshop con Rita Collura. Alle 12.30 alla Biblioteca delle Balate all’Albergheria (via Balate, 4), La fotografia del jazz, incontro seminariale con Fabio Orlando, Kali Jones e i fotografi partecipanti alla mostra Jazz impressions che si inaugura alle 12.00. Modera Filippa Dolce. Alle 15, a S.Giovanni Decollato, Jazz Impression, workshop di fotografia con Fabio Orlando, cui farà seguito Jazz Impression, mostra fotografica collettiva , con una sezione dedicata a Fabio Orlando. Alle 15, al Blue Seven di Piazza San Domenico, Virgin Jazz School. Alle 16 a piazza San Domenico Open Jazz School diretta da Riccardo Lo Bue. Alle 17 a piazza San Domenico Joe Costantino Trio Jam. Alle 17 al SS.Salvatore, incontro con Kurt Rosenwinkel Trio con Dario Deidda, Marco Valeri. Alle 19:30 alla Biblioteca delle Balate all’Albergheria, Live Radio show di Alex Perdido, con selezione di musica jazz, funk, soul e immagini Biblioteca delle Balate. Kurt Rosenwinkel. Nato a Philadelphia nel 1971, Kurt Rosenwinkel è da molti considerato il chitarrista più notevole e futuribile della sua generazione. Ha studiato al Berklee College of Music di Boston, dove viene scritturato da Gary Burton per unirsi al proprio gruppo. In seguito entra a far parte della Electric BeBop Band di Paul Motian e nel 2001 si trasferisce a New York, dove ha modo di sviluppare la propria concezione musicale suonando regolarmente in club come lo Small’s e collaborando tra altri con Brad Mehldau, Mark Turner, Ben Street, Larry Grenadier, Avishai Cohen, Jeff Ballard e Jorge Rossy. Il suo primo cd lo incide con la Fresh Sound New Talent, una etichetta spagnola che sin dalla nascita di questa nuova scena di future star mondiali ne ha saputo documentare l’evoluzione in modo costante. In questo suo primo lavoro, uscito nel 1997 e registrato dal vivo allo Small’s, Rosenwinkel dimostra già una grande maturità e profondità di concezione unite a un tratto sonoro inconfondibile. Nel 1998 pubblica con la Criss-Cross “Intuit”. Pochi mesi dopo la registrazione di “East Coast Love Affair”, Kurt ritorna in studio con Mark Turner, Ben Street, Jeff Ballard e il tastierista Scott Kinsey per incidere quello che nel 2000 sarebbe diventato il primo degli album da lui pubblicati con la Verve, “The Enemies of Energy”. Prima di passare alla Verve Rosenwinkel ottiene un contratto con la Impulse!, per la quale incide un cd, “Under it All”, che non verrà pubblicato a causa dell’assorbimento della Impulse! da parte della Universal. Sempre per la Verve pubblica nel 2000 “The Next Step” e nel 2003 “Heartcore”, la cui realizzazione presso il proprio studio richiede a Kurt due anni e mezzo di lavoro. “Deepsong” del 2004 vede la partecipazione accanto a Kurt di Joshua Redman - il cui cd “Momentum” vede la collaborazione di Kurt - Brad Mehldau, Larry Grenadier, e Ali Jackson e Jeff Ballard alla batteria.

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