La sconfitta della poliomelite un successo per il turismo planetario L’impegno del Rotary Club Palermo Montepellegrino

Il Rotary Club Palermo Montepellegrino del Presidente Ninni Genova continua la sua azione di sensibilizzazione per favorire la raccolta di fondi per debellare il triste fenomeno della poliomelite, particolarmente nei 3 polio-endemici: Afghanistan, Nigeria e Pakistan, ultimi in ordine di tempo dei 135 paesi coinvolti dal 1988. Infatti, tutti gli altri Paesi, dove il Rotary è intervenuto, sono stati certificati liberi dalla polio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tre grandi campagne, dapprima Polio Plus, successivamente Global Polio Eradication Iniziative e Polio Plus Partners, sono state le iniziative che hanno consentito di distribuire milioni di vaccini in Paesi ove il virus mieteva migliaia di vittime, soprattutto bambini entro i 5 anni di vita. Adesso siamo alla svolta epocale con ENDPOLIONOW, ossia il tentativo di eradicazione totale della poliomielite ed è necessario ancora una maggiore opera di sensibilizzazione e il sostegno di tutti. “In occasione del 30°anniversario del ‘Global Polio Eradication iniziative’ che ricorre il prossimo 24 ottobre - spiega Vincenzo Lo Cascio, general manager del tour operator Il Tuareg - vogliamo dare il nostro contributo e lanciare un appello alle forze imprenditoriali e turistiche affinché concorrano al conseguimento di questo obiettivo dall’alto valore sociale, ma che contribuisce a donare una maggiore serenità a quei genitori che decidono di viaggiare con bambini in tenera età. Mi piace pensare - aggiunge Lo Cascio - come il mondo sarebbe maggiormente vivibile e fruibile se a questo traguardo si aggiungessero i pieni risultati per quanto concerne la pace, la sconfitta di tutte le malattie virali, la presenza d’acqua e di strutture igienico-sanitarie, la tutela dei bambini e delle loro madri nel mondo, il sostegno all’istruzione e lo sviluppo delle economie locali. Noi daremo il nostro contributo – conclude Lo Cascio - ed auspico un piccolo intervento o contributo di ciascuno, allontanando lo scetticismo che reputo il nemico principale nella ricerca del benessere atto a migliorare la qualità della vita in quei paesi che ogni giorno studiamo, per ponderare nuove programmazioni turistiche da offrire ai nostri clienti”. Paul Harris fu il fondatore del Rotary International, nel lontano 23 febbraio 1905, tenendo la prima riunione con tre amici (Silvester Schiele, un commerciante di carbone; Gustave E. Loher, un ingegnere minerario; Hiram E. Shorey, un sarto). I membri scelsero il nome Rotary in quanto ruotavano le riunioni ogni settimana nei rispettivi uffici. Tutti sostenuti dalla forte volontà del “Fare” anche se lo stesso Paul Harris non avrebbe mai immaginato che i suoi proseliti avrebbero sviluppato, a partire dagli anni 80 e sino ai giorni nostri, la più straordinaria delle opere di profilassi sull’intero Pianeta, con il concorso di 1.200.000 soci, supportati anche dal contributo di tante realtà imprenditoriali, convinti che “Il bene nel Mondo è in assoluto il bene del nostro spirito”.

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