Estorsioni, sul libro paga del mandamento S.Lorenzo-T.Natale anche "Elenka" e i "Vivai La Franca"

di Ambra Drago
Le indagini che all'alba di oggi hanno portato all'arresto di dieci persone a Palermo "si sono avvalse della collaborazione" di un pentito, Silvio Guerrera, uno degli ex capimafia di Tommaso Natale, che nel 2015, un anno dopo il suo arresto, ha deciso di raccontare ai magistrati della Dda di Palermo i retroscena di Cosa nostra tra San Lorenzo e Tommaso Natale.  
"Le dichiarazioni di Guerrera - ha sottolineato il dirigente della Squadra mobile, Rodolfo Ruperti - confrontate con numerose attività tecniche e con una parziale e a volte completa collaborazione di vittime di estorsioni, ci ha permesso di realizzare oggi questo risultato". 
Sono quattro le estorsioni che gli investigatori sono riusciti a documentare.

Tra le attività vessate il "Lido Battaglia" di Isola delle Femmine, 13.000 euro per l'intera stagione estiva. A chiedere il pizzo, Giuseppe Fricano ( già in carcere) con l'aiuto di Giuseppe La Torre e Salvatore Lucera ( quest'ultimo arrestato oggi).
Mentre Taormina Girolamo, elemento di spicco della famiglia di Tommaso Natale insieme al padre (morto nel 2017)  vessavano i vivai "La Franca" di via Lanza di Scalea.
Secondo gli investigatori il vecchio La Franca avrebbe pagato ininterrottamente dal 1993 al 2013 la somma di 1.000.00 euro in occasione delle festività natalizie e pasquali.
L'organizzazione si dava un gran da fare per recuperare soldi immediati da spartire tra le famiglie in carica e a sostegno di quelle con diversi parenti in carcere. 
E così dal vivaio si passava al settore edile. Giuseppe Messia  (già arrestato nell'operazione Apocalisse) insieme a Guerrera avrebbe messo in atto un estorsione ai danni dell'imprenditore Lipira . Richiesta di denaro che sarebbe iniziata nel 2012 e che l'imprenditore consegnava abitualmente all'impiegato che era il Messia la somma di ben 16.000 euro, somme incluse nelle fatture per i lavori effettuati nelle villette a schiera in via  Sant'angelo a Palermo.
Ma la novità è rappresentata dalla ditta Elenka, un'estorsione che sarebbe terminata nel 2016. La richiesta ammontava 3000 euro complessivi, divisi in due tranche da 1.500.00 a Natale e altrettante a Pasqua.


"Di fronte alle evidenze investigative - spiega Gianfranco Minissale, dirigente della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile di Palermo- una volta convocate da noi, le vittime delle estorsioni hanno confermato di avere dato delle somme, a titolo delle estorsioni". Sono quattro le estorsioni documentate. "Una era già stata documentata dai carabinieri.
Fra gli arrestati di spicco di questa operazione c'è un imprenditore, Baldassarre Migliore, un imprenditore del settore del movimento terra e considerato esponente di spicco della famiglia di Passo di Rigano. 

"Grazie agli appoggi delle famiglie mafiose- continua Rodolfo Ruperti- riusciva a ottenere dei lavori in territori dove Cosa nostra incideva". 
Nelle indagini sarebbe emerso il fatto che migliore si adoperava per le cosìdette "messe a posto" di altri imprenditori anche nella provincia di Palermo, come Villagrazia di Carini e Isola, assumendo un ruolo di collegamento con le famiglie del territorio.
Gli investigatori sono risaliti anche ad un giro d'affari legato al traffico di sostanze stupefacenti. 
In particolare Fabio Chianchiano( già in carcere)  con l'appoggio dell'organizzazione sarebbe diventato la figura di riferimento per lo spaccio nel quartiere Zen.Avrebbe versato 3000 euro per ogni chilogrammo di cocaina venduta nelle mani di Girolamo Biondino all'epoca reggente del mandamento mafioso San Lorenzo-Tommaso Natale.Sono altresì accusati di traffico di sostanze stupefacenti, Lucera, Verga e Di Noto.
Complessivamente sono stati eseguite 10 misure cautelari e quattro persone sono state arrestate oggi dagli uomini della Mobile dietro il coordinamento della Direzione  Distrettuale Antimafia di Palermo.
Elenco arrestati e esecuzione ordinanza in carcere
Baldassarre Migliore, Giuseppe Messia, Giovanni Messina, Salvatore Lucera. Già in carcere: Girolamo Taormina, Giuseppe Fricano,Giuseppe La Torre, Fabio Chianchiano, Salvatore Verga, Francesco Di Noto

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