Presentato "Aldo e Helios.Un sogno di libertà". Brizzi: "Non clochard, la sua una scelta di vita. Era straordinario"

di Ambra Drago
"Il mio intento attraverso questo libro dal titolo "Aldo e Helios" il ricordo e "Un sogno di libertà" edito Ex Libris di Carlo Guidotti-racconta il giornalista Massimo Brizzi
è quello di far conoscere e trasmettere il messaggio di libertà, di cultura e l'amore per gli animali di un uomo semplice e straordinario come era Aldo. Lui, è riuscito a avvicinare con i suoi occhi magnetici e il suo sorriso tante persone senza chiedere in cambio nulla e pagando la sua voglia di libertà e di uscire dal convenzionale con la sua vita".

Aid Abdellah, questo il suo nome all'anagrafe ma da tutti conosciuto come "Aldo" è stato ucciso il 17 dicembre 2018 sotto i portici di piazzale Ungheria (che dal 28 marzo, giorno del suo compleanno, vedono una targa in suo ricordo) in un luogo che era diventata la sua dimora. Per l'omicidio i carabinieri di Palermo pochi giorni dopo fermarono un sedicenne e un altro ragazzo di quattro anni più piccolo, il movente uscito durante la confessione era il voler rubare a questo uomo dal fare gentile e avvolto nella sua coperta per proteggersi da una notte fredda,  25 euro. Violenza e dolore un mix si sensazioni che non potevano lasciare indifferente Massimo Brizzi, che conosceva Aldo e con il quale aveva instaurato un rapporto di amicizia, costruito nel tempo.


"Ricordo che abitando poco distante dai Portici passavo ogni giorno e vedevo questo uomo in compagnia del suo organetto e del suo inseparabile amico, il gatto Helios, che osservava senza mai chiedere l'elemosina o infastidire qualcuno. Nel mio libro non userò mai l'appellativo "clochard". E' bene dire che Aldo aveva fatto la sua scelta di vita, era un giramondo che voleva mettere da parte la sua vita passata. Non voleva essere vittima del tempo, lui voleva governarlo".

Il suo francese italianizzato, il suo modo di fare, colpirono Brizzi che riuscì a intervistarlo tre anni fa usando il metodo della video intervista, ma il rapporto di fiducia non fu immediato.
"Il primo contatto lo ebbi in via Roma dove incuriosito gli chiesi un'intervista ma la sua risposta è stata negativa, poi a gennaio del 2017 si trasferì sotto i portici- continua Massimo Brizzi-via via instaurammo un rapporto di fiducia e di empatia. Poi rincontrandolo l'inverno successivo, dopo averci chiacchierato, fu lui a chiedermi l'intervista e li colsi la voglia di libertà di questo giramondo che conosceva il Brasile e gli Stati Uniti, che veniva abitualmente in inverno a Palermo e andava via in primavera. Un animo sensibile che nel suo percorso di vita aveva incontrato tantissime persone anche palermitane".
E a Palermo, seppur sembrava passare inosservato, Aldo ha regalato tanto ed è stato  testimoniato in occasione della presentazione del libro avvenuta questo pomeriggio.
 Massimo Brizzi ha raccolto, trasformando la rabbia per un evento tragico come quello che può essere un omicidio, in  qualcosa di costruttivo, che lasci una traccia e che racconti la storia di un uomo e della loro profonda amicizia.
Brizzi nel suo lavoro ha raccolto davvero tantissime testimonianze e tanti aneddoti di questo "piccolo" di statura ma grande di animo uomo che ha conquistato in un modo o nell'altro un posto in questa città, segnata da diverse ferite,riuscendo a sconfiggere l'indifferenza e il giudizio di molti.
Piena la sala della Libreria Paoline di via Emanuele Notarbartolo, all'incontro moderato da Suor Fernanda Di Monte, responsabile della Comunicazione delle Paoline, ha partecipato anche l'assessore alle Attività Sociali del Comune di Palermo, Giuseppe La Mattina.
"Voglio ricordare che a Palermo ci sono più di 3mila persone "fragili"- sottolinea l'assessore La Mattina- che spesso non vengono considerate e che molte amministrazioni a volte relegano in zone diverse dal centro storico perché non devono essere viste perché possono turbare l a bellezza dei luoghi.
Ebbene ritengo che la responsabilità di un'amministrazione, e io faccio parte di quella di Palermo, sia quella di riconsiderare queste persone e di avviare percorsi di inclusione. Aldo ci ha affidato una missione - conclude Giuseppe La Mattina - quella di riflettere sul problema dei senza casa e di dimostrare che al di la dei servizi che devono essere garantiti a tutti anche i cittadini possono fare la loro parte. E' vero Aldo rispetto ai 2.999 aveva fatto una scelta di vita ma non vuol dire non analizzare le diverse sfaccettature della problematica".
Nel corso della presentazione sono stati letti dei brani a cura di Francesca Picciurro. Mentre il ricavato destinato all'autore andrà in beneficenza agli "Angeli della notte Onlus" che aiutano i senzatetto e a Ediga (Ente Difesa Gatti di Palermo).

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