Sarà la ditta Ceba costruzioni di Paternò a effettuare i lavori di somma-urgenza, finanziati dalla Regione Siciliana, nella chiesa di San Martino a Riposto, in provincia di Catania. L’intervento, durerà tre mesi e dovrà concludersi entro fine luglio. L’edificio si trova nei pressi di un incrocio tra le due strade provinciali che collegano i centri abitati di Giarre e Riposto, nonché alla vicina statale Messina-Catania. Al suo interno sono collocate due tele opera dell’artista Giuseppe Giuffrida, che raffigurano la Visitazione di Maria e San Martino che dona il mantello al povero. Durante il sopralluogo, effettuato dall’architetto Giuseppe Marano, funzionario della Soprintendenza per i beni culturali etnea, guidata da Rosalba Panvini, sono state constatate numerose infiltrazioni di umidità sui muri delle navate e sul tetto. L’intervento che verrà eseguito prevede: la liberazione dei materiali accumulati nelle grondaie; lo smontaggio delle parti pericolanti di copertura; il rifacimento della copertura con nuova geometria e la revisione delle parti rimanenti di tetto; la regimentazione e canalizzazione delle acque piovane.
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Regione: Riposto, al via lavori nella Chiesa di San Martino
Sarà la ditta Ceba costruzioni di Paternò a effettuare i lavori di somma-urgenza, finanziati dalla Regione Siciliana, nella chiesa di San Martino a Riposto, in provincia di Catania. L’intervento, durerà tre mesi e dovrà concludersi entro fine luglio. L’edificio si trova nei pressi di un incrocio tra le due strade provinciali che collegano i centri abitati di Giarre e Riposto, nonché alla vicina statale Messina-Catania. Al suo interno sono collocate due tele opera dell’artista Giuseppe Giuffrida, che raffigurano la Visitazione di Maria e San Martino che dona il mantello al povero. Durante il sopralluogo, effettuato dall’architetto Giuseppe Marano, funzionario della Soprintendenza per i beni culturali etnea, guidata da Rosalba Panvini, sono state constatate numerose infiltrazioni di umidità sui muri delle navate e sul tetto. L’intervento che verrà eseguito prevede: la liberazione dei materiali accumulati nelle grondaie; lo smontaggio delle parti pericolanti di copertura; il rifacimento della copertura con nuova geometria e la revisione delle parti rimanenti di tetto; la regimentazione e canalizzazione delle acque piovane.
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