Santi e santini”. In un volume curato da Ino Cardinale 500 anni di arte, cultura e devozione

di Ambra Drago
Una mostra originale e accurata come quella tenutasi a Terrasini, due anni fa, dedicata a 500 anni di cultura e arte devozionale rappresentata attraverso i “santini” meritava più di un semplice catalogo o del racconto di chi ha avuto la fortuna di visitarla.
Pregevole e prezioso quindi il lavoro di Ino Cardinale che ha curato un volume non soltanto ricco di oltre 500 immagini (fra le oltre 3500 esposte allora), ma completo sui tanti aspetti e significati di una tale raccolta, con gli interventi di studiosi e collezionisti, oltreché della prefazione del compianto Assessore Regionale ai Beni culturali e Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, che del volume è stato concreto sostenitore.


Le semplici e povere immagini sacre, comunemente dette “santini”, diffusa espressione della devozione popolare, rappresentano anche dei piccoli manufatti artistici che riflettono l’iconografia religiosa.

Dal ‘500 al 2010, dall’impulso e dalla diffusione dovuta all’invenzione della stampa, i “santini” vengono impressi sui più diversi materiali, dalla pergamena alla carta, con ogni tecnica in evoluzione, dalla miniatura al bulino, dall’intaglio alla litografia, senza contare pizzi e collages oppure micro reliquie con immagini.

Nelle varie forme espressive ritroviamo più frequentemente Gesù e la Madonna, i Santi e i Beati più vicini e conosciuti al culto popolare, ma anche simboli religiosi cristiani e figure allegoriche come cuori e croci, ostie e agnelli, palme e ulivi, calici e paramenti sacri, nonché i cosiddetti “ricordini” legarti a festività e ricorrenze personali.

Nel libro, c’è si una deliziosa rassegna di immagini (l’Associazione “Così….per passione” promette altri due volumi con oltre mille illustrazioni dalla Mostra di Terrasini), ma merita conoscenza l’indagine approfondita sull’evoluzione di questa forma povera e diffusa di religiosità popolare nel rapporto tra devozione e rappresentazione nel territorio e nel tempo.



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