Aula bunker non ci saranno Musumeci e Fava. La Falcone invita all'unità e la Montinaro:"Istituzioni fondamentali"


di Ambra Drago
Domani ricorre il 27esimo anniversario delle Stragi e a poche ore qualcuno ha annunciato il forfait all'aula bunker di Palermo.
Il presidente della Commissione Regionale Antimafia, Claudio Fava, ha dichiarato che andrà a Capaci: "Domani non andrò a ricordare Giovanni Falcone nell’aula bunker di Palermo. Preferisco andare a Capaci, nel luogo in cui tutto accadde, preferisco stare assieme a chi non ama le messe cantate sui morti. Hanno trasformato il ricordo del giudice Falcone nel Festino di Santa Rosalia. Al posto dei vescovi e dei turibolanti che spargono incenso, domani ci saranno i ministri romani, gli unici che avranno titolo per parlare (con la loro brava diretta televisiva) e per spiegarci come si combatte Cosa nostra. Cioè verranno loro, da Roma, per spiegarlo a noi siciliani, a chi da mezzo secolo si scortica l’anima e si piaga le ginocchia nel tentativo di liberarsi dalle mafie". 



Poi dalla trasmissione "Casa Minutella" il presidente della Regione Nello Musumeci dichiara che diserterà l'aula: “Domani, dolorosamente, non sarò all'aula bunker per la prima volta – dice - Non andrò e mi dispiace per la signora Falcone. Le polemiche sono tante, c'è troppo veleno e tutto questo non suona a rispetto della memoria del giudice Falcone e dei poveri agenti della scorta”. Musumeci – il cui entourage fa filtrare la voce che la decisione era già stata presa ieri – annuncia l’intenzione di ricordare Falcone andando “alla caserma Lungaro per la deposizione della corona d'alloro da parte del capo della polizia. Poi tornerò nel mio ufficio a lavorare per tentare di tirar fuori i ragazzi dal condizionamento da parte della criminalità organizzata che si nutre e alimenta della disperazione dei giovani soprattutto nelle periferie dove lo Stato ha difficoltà ad arrivare”.
Ecco che poco dopo due donne che hanno perso i loro affetti quel 23 maggio del 1992 hanno invitato all'unità.
“Da 27 anni l'anniversario della strage di Capaci simboleggia l’unità della nazione nella lotta alle mafie enella difesa della democrazia, della libertà e della legalità. Il 23 maggio si rende onore non solo a mio fratello Giovanni, a sua moglie Francesca Morvillo a Paolo Borsellino e agli eroici agenti delle scorte, ma anche a tutti gli altri uomini e donne delle istituzioni che hanno sacrificato le loro vite per tutti noi. Il mioaugurio è che nessuna polemica sporchi le celebrazioni in ricordo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. È fondamentale che quel giorno, come accade da 26 anni, le istituzioni confermino con la loro presenza l'impegno dello Stato a portare avanti gli ideali a cui Giovanni Falcone ha dedicato la sua vita finoall'estremo sacrificio”. Lo dice, alla vigilia delle commemorazioni delle stragi di Capaci e via D’Amelio, Maria
Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992 e presidente della Fondazione che porta il nome del magistrato.“E’ importantissimo che tanti cittadini testimonino, partecipando alle manifestazioni, che la Sicilia rifiuta a
viso aperto la mafia. – spiega - Niente deve incrinare l'entusiasmo e la gioia delle migliaia di bambini e ragazzi delle scuole di tutta Italia che vengono a Palermo e che vivono questo appuntamento come il coronamento di un anno di studio e di impegno sui temi della legalità e della democrazia. Il 23 maggio è soprattutto per loro”.​
E sul significato del 23 maggio si è espressa Tina Montinaro impegnata con il figlio Giovanni con l'associazione Quarto Savona Quindici a girare le scuole ma non solo a far conoscere al Paese i resti dell'auto di scorta esplosa in quel tratto di autostrada che da Capaci conduce a Palermo e dove suo marito Antonio ha perso la vita.E prima della giornata di domani dove la teca verrà prima esposta al Giardino della Memoria e poi scortata da 200 bambini e dal Questore, Renato cortese alla Caserma Lungaro, questo pomeriggio è rimasta esposta in piazza Bellini.Da anni la signora Montinaro ha trasformato il dolore in memoria.
“Il 23 maggio dovremmo essere tutti uniti per onorare chi per lo Stato si è sacrificato. E’ fondamentale chedomani le istituzioni siano presenti per celebrare la memoria di Giovanni Falcone e di tutte le vittime dellamafia. Dovremmo essere felici che, dopo 27 anni, decine di migliaia di ragazzi continuino a ritrovarsi a Palermo per onorare i nostri caduti Durante tutto l’anno vado nelle scuole a parlare con gli studenti perché credo nell’importanza di educarli
ai valori dell’antimafia. - aggiunge - Vederli arrivare a Palermo, in un giorno che da giorno di lutto è diventato una festa, mi conferma l’importanza del lavoro che quotidianamente facciamo. Diamo a loro domani un esempio di unità nazionale”.

Nessun commento:

Posta un commento