«Voci del Verbo Viaggiare», al Centro Astalli di Palermo una cena narrativa per dare sapore al racconto delle culture diverse

Giovani migranti e non si cimentano in prove tecniche di autoimprenditorialità con il progetto finanziato dalla Fondazione CON IL SUD. Un momento di aggregazione in cui «si mangiano racconti, si bevono parole, si raccontano cibi e si ascoltano pietanze». Tra caponata e hummus, mafè e semifreddo al basilico e limone, i giovani protagonisti del progetto «Voci del Verbo Viaggiare - Accoglienza mediterranea» hanno organizzato nel cortile del Centro Astalli di Palermo, per la prima volta, una cena narrativa, «un esperimento gastronomico narrativo ideato e realizzato da aspiranti imprenditori di diverse culture che hanno voluto testare le loro abilità al termine di un percorso formativo» spiega Cristina Alga, project manager.
Una sorta di prova generale di quello che potrà realizzare la nuova impresa sociale multiculturale, obiettivo finale del progetto, competente in gestione di alloggi per turisti, catering per eventi, cene narrative in una “foresteria delle culture”, tour esperienziali a partire da una nuova sezione dedicata all’accoglienza dell’Ecomuseo del mare. «Questa festa di storie e cibi dal mondo è nata dalle esperienze dei laboratori di narrazione, comunicazione e formazione all’imprenditorialità realizzati dal progetto, che si sono conclusi proprio in questo mese» aggiunge Giulia Manzella del Centro Astalli. Il progetto della cena narrativa nasce dall'esperienza di ItaStra e segue i suoi modelli (plurilinguismo, intreccio di culture, lavoro combinato su immagini e testo, pieno protagonismo dei giovani migranti) come in altri progetti a partire da Odisseo arriving alone. I laboratori narrativi sono stati condotti da Chiara Amoruso e Valentina Salvato con l’apporto degli studenti del master in “Teoria, progettazione e didattica dell'italiano come lingua seconda e straniera” dell’Università degli Studi di Palermo. La formazione della brigata di cucina è stata condotta per il Consorzio Arca da Fabio Sanfilippo con l’apporto fondamentale di Riccardo Pizzuto. A seguire dall’interno tutte le fasi del lavoro hanno partecipato anche i nostri “reporter” della redazione Comunicazione di Pluralia: Mustapha Jarjou e Sofian Mouzein, impegnati nel duplice ruolo di narratori e comunicatori. Cibo, viaggi e narrazione, infatti, rappresentano il filo conduttore di questo percorso condiviso da 30 giovani palermitani migranti e non, che punta all’autoimprenditorialità. Supportato dal bando «Iniziativa Immigrazione» della Fondazione CON IL SUD, il progetto accompagnerà la nascita di una start-up sociale che diventerà un simbolo di integrazione ed economia etica grazie alla collaborazione di forze di alto profilo nel campo dell’inclusione e dell’innovazione: Centro Astalli Palermo capofila, in partnership con Consorzio Arca, ItaStra Scuola di Lingua Italiana per Stranieri dell’Università di Palermo, Cledu, Comune di Palermo, Istituto di studi superiori Ferrara, Mare Memoria Viva, Next, Pluralia, Wonderful Italy. Può contare su 300 mila euro erogati da Fondazione CON IL SUD e 80 mila di cofinanziamento dei partner e si concluderà nel 2020. 

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