di Ambra Drago
“Tattoogf” era questo il nome d'arte utilizzato sui social network per farsi pubblicità e attirare la clientela nel suo appartamento di via Padovani nel quartiere Zisa nel quale avrebbe dovuto scontare i domiciliare.Interrogando due clienti all'uscita dell'appartamento, trasformato in laboratorio, i poliziotti son risaliti all'attività di Giuseppe Falcone di 23 anni. Una volta entrati hanno trovato i lettini ma anche tutta l'attrezzatura usata per i tatuaggi, dagli inchiostri, disinfettanti, vasellina e numerosi aghi, oltre ad album illustrativi, carta di vario tipo, computer, stampanti. Sl posto è arrivato il personale dell'Asp che ha constatato le violazioni amministrative dovute alle carenti condizioni sanitarie. Tutto il materiale è stato poi posto sotto sequestro sanitario e sotto quello amministrativo da parte dei poliziotti.
Il tatuatore è stato anche denunciato in materia di reati ambientali poichè avrebbe smaltito i rifiuti speciali prodotti per l’esercizio dell’attività nei cassonetti di raccolta urbani.
Inoltre gli agenti hanno inoltrato la segnalazione all’Ufficio di Sorveglianza per l’eventuale aggravamento della misura
Inoltre gli agenti hanno inoltrato la segnalazione all’Ufficio di Sorveglianza per l’eventuale aggravamento della misura
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