Autolinee fondamentali nella mobilità italiana ma troppo spesso i comuni sono assenti nella gestione delle autostazioni

L’allarme di Iozzi (Asstra) dal convegno romano di Anav: “Accessibilità ad Autostazioni e Punti di fermata”. In una Italia a due velocità anche spostarsi da Sud a Nord e viceversa o anche in direzione del centro del paese sembra diventare sempre più difficile. In questo panorama le autolinee svolgono un ruolo importante troppo spesso ostacolate anche dai Comuni che ‘dimenticano’ colpevol-mente l’esigenza di programmare e gestire in maniera adeguata le autostazioni. Un ruolo che le amministrazioni locali trascurano e che considerano spesso solo un ulteriore fastidio.
E’ la denuncia di Claudio Iozzi, componente della giunta nazionale di Asstra, lanciata durante il Convegno Anav “Accessibilità ad Autostazioni e Punti di fermata” che si è svolto oggi nella Sala Bernini della residenza di Ripetta a Roma. “I Comuni sono assenti proprio nella gestione delle autostazioni” ha detto Iozzi che ha immediatamente fatto un esempio di stringente attualità. “Il caso di Roma, dove l’amministrazione comunale ha manifestato l’intenzione di trasferire l’autostazione di fermata da Tiburtina ad Anagnina, è emblematico. Le autolinee sembra che diano fastidio alle amministrazioni locali che dimostrano, di fatto, il disinteresse nei confronti delle esigenze del viaggiatore”.
La scelta romana è al centro di una forte polemica con la Regione siciliana che è sfociata in un messaggio del governatore Musumeci al sindaco Raggi nel quale la si invita a ripensarci per non penalizzare ulteriormente i la-voratori e i viaggiatori che vengono dal Sud e che vedrebbero aumentare i tempi per raggiungere le loro destinazioni. “Ben venga una cabina di regia lanciata dall’Anav, - ha aggiunto Iozzi - che serva a colmare la distanza tra le aziende di trasporti e i comuni. Spingo affinché Roma venga salvaguardata dallo scempio che si verrebbe a creare con il trasferimento delle autolinee da Tiburtina ad Anagnina”.
“Non vorrei – ha concluso preoccupato - che scelte come quelle dell’amministrazione di Roma vadano nella direzione di favorire altri mezzi di trasporto concorrenti, mirando così a far diventare marginale il ruolo delle autolinee di competenza statale”.

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