"Rating reputazionale" nuovo strumento digitale della Agenzia beni confiscati per prevenire infiltrazioni mafiose

di Ambra Drago
I
l “rating reputazionale digitalizzato” è il nuovo strumento sperimentato dalla Agenzia nazionale per l’amministrazione e  dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata,  che ha avuto una prima sperimentazione a Palermo con l’azienda confiscata Immobiliare Strasburgo, attualmente in fase di liquidazione.
“Uno strumento-spiegano i liquidatori della società Donatella Di Nicola e Fabrizio Abbate “che costituisce un’assoluta innovazione in tema di prevenzione antimafia e anticorruzione, sicurezza, aumento della fiduciarietà delle transazioni, deflazione del contenzioso correlato a illeciti e inadempimenti contrattuali, con funzione di garanzia delle relazioni personali e lavorative di operatori economici, consumatori e utenti”.
Il caso studio, presentato a Palermo nel corso di un evento che si è tenuto al teatro Massimo, già coinvolge circa quattrocento tra fornitori, conduttori di immobili, sia ad uso commerciale che abitativo.
Ai lavori ha partecipato Bruno Frattasi, direttore Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: ”Gestiamo 20 mila beni immobili. Diciamo che il problema di controllo riguarda soprattutto i beni aziendali. Bisogna fare cogliere a tutti gli attori del sistema che i beni sono pubblici. Gli altri vendono i beni sottoposti alle misure di prevenzione,invece noi abbiamo deciso di restituirli alla collettività. Bisogna sottolineare come i cespiti aziendali entrano in un forte stato di sofferenza, ovviamente mi riferisco alle imprese  che consideriamo produttive, ebbene  oggi il codice antimafia all’art.34 prevede di non sottrarre direttamente il bene all’imprenditore ma si interviene in prevenzione cercando di garantire anche i livelli occupazionali.
Bisogna pertanto quindi garantire legalità per stare sul mercato in materia lecita.Secondo noi creare fiducia che vede nell’impegno delle imprese significa far fare un passo avanti al Paese. Significa ad esempio non pagare i maggiori costi di produzione. Durante un’indagine di qualche anno fa sulle regioni Puglia e Basilicata è emerso che  la presenza della criminalità ha fatto fare un balzo indietro al Pil regionale.Da questo emerge come la corruzione e le infiltrazioni mafiose portano un’arretratezza del tessuto sociale”.
E sull’effetto del “raiting reputazionale” su Palermo è intervenuto anche il sindaco di Palermo: “La fiducia dipende dal linguaggio. Io ho fiducia in chi parla come me è non di chi pensa come me. Questa città ha cercato di condividere un linguaggio. Palermo non può essere populista. La mafia c’è ma non governa questa città, ci abbiamo messo 40 anni ma ce l’abbiamo fatta. Palermo ha una reputazione e una sua autostima che si fonda su una responsabilità individuale“.
E di fiducia, trasparenza e incremento di strumenti che permettono lo sviluppo di tali strumenti ha parlato Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Sicilia.
" Per fare tutto questo occorrono infrastrutture, siamo la prima Regione in tema di incremento di strumenti dove devono correre queste informazioni. E poi è fondamentale garantire un rapporto con l’amministrazione regionale che ha realizzato la centrale unica di committenza e approvato una legge sulla trasparenza amministrativa con relativa responsabilità di funzionari e dirigenti.Il tema è la trasparenza sul web e adesso siamo al quinto posto negli open day, ciò fa sì che i dati della Regione siano accessibile dai siti e non vanno dispersi".
Quindi chiunque Chiunque desideri avere un «rating reputazionale digitalizzato, documentato e tracciabile» è tenuto a condividere tutti i fatti con prove documentate all'interno di una comunità.
Il periodico online Crop News (Cronache reputazionali oggettive personalizzate) è il braccio operativo di quella che si appresta a diventare la più grande users community del Paese che ne è anche l'editore (Crop news onlus). A lavorare all’infrastruttura digitale saranno 12.000 Reputation audit manager (Ram) e 30.000 Reputation and trust expertise representative (Rater)  vigilati dal ministero dello Sviluppo Economico.
Un meccanismo di trasparenza, informazione e condivisione che deve portare a evitare nel tessuto socio economico le infiltrazioni mafiose e garantire la produttività territoriale.
Due obiettivi che trovano nel sistema di prevenzione garantito dal nostro ordinamento, dal lavoro delle forze dell'ordine e dei magistrati la loro maggior tutela.
E a conclusione della tavola rotonda il presidente della  sezione Misure di Prevenzione  del tribunale di Palermo, Raffaele Malizia.
“Credo che lo strumento del rating - sottolinea Malizia- può avere ricadute positive nel nostro sistema. Sappiamo che una delle cause negative che incidono sul sistema sono i tempi della giustizia civile che compromettono la nostra produttività. Avere la possibilità con un semplice click di ottenere informazioni utili a stabilire rapporti economici è fondamentale. Dal momento che un’impresa sotto sequestro vuole instaurare un rapporto con un soggetto economico questo rating rappresenta un ulteriore garanzia per noi e per la collettività”.


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