Sequestrati tre traghetti e 3,5 mln alla "Caronte&Tourist Isole Minori" non potevano trasportare anziani e disabili

di Ambra Drago
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo, in collaborazione con i colleghi di Messina hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di tre navi traghetto ( la "Pace", la "Caronte" e la Ulisse")  impiegate nei collegamenti La Maddalena/Palau, Trapani/Isole Egadi e Palermo/Ustica, nonché di somme di denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, fino alla concorrenza di oltre 3,5 milioni di euro.La misura patrimoniale è scattata nei confronti della CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI S.p.A. e di S.L.C., classe ’63, nella sua qualità di amministratore della Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. (incorporata nel 2017 dalla CARONTE & TOURIST ISOLE MINORI S.p.A.). Sono stati segnalati alla magistratura anche L.G., classe ’64, E.B., classe ’72 e e V.F., classe ’64, con ruoli di amministrazione nella Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. e nella Caronte & Tourist.
I reati ipotizzati sono quelli di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana. 


La Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. si era aggiudicata nel 2015 il lotto II (Trapani-Isole Egadi) del bando di gara della Regione Siciliana (Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità) per il servizio di collegamento marittimo per cinque anni tra la Sicilia e le sue isole minori. Il valore del lotto II era di circa 15,9 milioni di euro, con aggiudicazione, tramite significativo ribasso, a 5,3 milioni di euro.
Per partecipare e aggiudicarsi la gara, sottolineano dal Comando provinciale della Finanza, ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto (la N.G.I. aveva designato la “Pace”) da dedicare esclusivamente alla tratta oggetto del singolo lotto, dotata di stringenti caratteristiche strutturali volte a consentire la navigazione in piena sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta. Spiegano sempre dalla finanza che rientra in tale nozione chiunque abbia una particolare difficoltà nell’uso dei trasporti pubblici, compresi gli anziani, i disabili, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli.
Le indagini portate vanti dal di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo hanno scoperto che la nave “Pace” presenterebbe gravi carenze tecniche e strutturali in ragione delle quali non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta. Tali difformità (rispetto a quanto previsto sia dalla normativa vigente che dal bando), accertate anche dai competenti organi tecnici nel corso delle periodiche attività ispettive, non sarebbero mai state sanate e, conseguentemente, non avrebbero consentito la partecipazione né, soprattutto, l’aggiudicazione della gara alla N.G.I. S.p.A. (ora Caronte & Tourist Isole Minori S.p.A.).

Le indagini avrebbero messo in evidenza anche delle sostituzioni irregolari del traghetto designato per la tratta Trapani/Isole Egadi, non autorizzate preventivamente dalla stazione appaltante, ma, soprattutto, avvenute con ulteriori traghetti (“Caronte” e “Ulisse”) anch’essi carenti dei requisiti previsti per il trasporto delle P.M.R.

A chiudere il cerchio ci hanno pensato gli ingegneri navali, nominati consulenti tecnici dai magistrati che hanno definitivamente confermato l' inidoneità di tutti e tre i traghetti e sul conseguente concreto rischio (in caso di naufragio, incendio ecc.) per l’incolumità delle persone a mobilità ridotta.

"La normativa nazionale vigente. spiegano dalla Finanza, in linea con quanto previsto dal diritto dell’Unione Europea in tema di aiuti di Stato, al fine di rendere economicamente conveniente l’esecuzione del fondamentale servizio di collegamento di linea, prevede cospicui contributi a beneficio degli aggiudicatari, sulla scorta di una stima del costo di gestione della tratta, al netto dei ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio" . E per questo l’ammontare delle contribuzioni pubbliche indebitamente percepite nel periodo 2016-2019, sarebbero state sequestrate. Inoltre i mezzi navali anche questi sottoposti alla misura sono stati affidati ad amministratori giudiziari nominati dal gip, mentre la società armatrice è stata designata custode.


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