Si inaugura all’Instituto Cervantes di Palermo la mostra “Lapis specularis. La luce sotto la terra”

L’artista spagnolo Miguel Ángel Blanco utilizza l’antico gesso selenico prediletto dai Romani come materiale creativo per le sue composizioni artistiche. L’Instituto Cervantes di Palermo accoglie la mostra “Lapis specularis. La luce sotto la terra” che sarà inaugurata giovedì 23 gennaio alle ore 18:00 presso la chiesa sconsacrata di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria Nuova, 33). Promossa dall’ Instituto Cervantes e dal Ministero della Cultura e dello Sport di Spagna, la mostra approda a Palermo dopo aver fatto tappa al Museo Arqueológico Nacional di Madrid, al Museo Nacional de Arte Romano di Merida e alla Real Academia di Spagna a Roma.
Il lapis specularis, gesso cristallino di grande trasparenza comportò una grande rivoluzione nella vita quotidiana degli antichi Romani. Il suo utilizzo permetteva, sia in abitazioni private che in edifici pubblici, di chiudere stanze e finestre, facendo entrare la luce e mantenedo costante la temperatura all’interno degli ambienti. Per questo ebbe grande utilizzo anche nei complessi termali, oltre che una funzione simbolica, come elemento magico e propiziatore.
L’artista Miguel Ángel Blanco si è servito per la prima volta del lapis specularis come materiale creativo per esplorarne le qualità plastiche e poetiche e per rinnovare la Storia antica. L’artista madrileno unisce da tempo Arte e Natura in un suo particolare progetto personale: la Biblioteca del Bosco, attualmente composta da 1.191 libri-scatola contenenti minerali, elementi botanici e disegni che insieme si fondono in un nuovo ordine. Le miniere di lapis specularis della Spagna, concentrate intorno a Segóbriga e alla provincia di Almería (Arboleas), fornivano la qualità più pura del minerale: l’idea di esporre presso l’Instituto Cervantes di Palermo 24 libri-cassa e una serie di tondi e cofanetti realizzati con lapis specularis, ricorda quell’antico trasferimento del minerale dalla Spagna al cuore dell'Impero, con un approccio più visionario che archeologico. In Santa Eulalia dei Catalani il progetto si adatta alle caratteristiche dell'edificio, una chiesa sconsacrata, eretta ed intitolata ad una ragazza che secondo la leggenda fu vittima del martirio, nella Spagna romana. A Palermo, dove i tondi e le casse con lapis specularis saranno collocati in vetrine al centro dello spazio e sugli altari di marmo, la luminosità del lapis specularis rievocherà le antiche vetrate acquisendo riflessi soprannaturali e sacri. 
La mostra si potrà visitare gratuitamente fino al 17 aprile 2020. All’inaugurazione saranno presenti l’artista Miguel Ángel Blanco e Begoña Torres González, Vicedirettrice Generale Promozione Belle Arti del Ministero della Cultura Spagnolo. “Lapis specularis. La luce sotto la terra” . Dal 23 gennaio al 17 aprile 2020. Orario di visita: lun.-giov.: 09:30-13:00; 16:00-18:00. Ven.: 09:30-14:00. Ingresso libero -  Instituto Cervantes Palermo. Via Argenteria Nuova 33. Per ulteriori informazioni: cultpal@cervantes.es

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