Ci apprestiamo a vivere, domani, il giorno di
Pasqua.
E’ la ricorrenza di maggior significato per la
Cristianità e una festa tradizionale importante per tutti.
Quest’anno la vivremo in condizioni molto diverse
dal consueto.
Penseremo ai numerosi nostri concittadini morti
per l’epidemia. Tante storie spezzate, affetti strappati, spesso
all’improvviso.
Per i loro familiari e per le comunità di cui
erano parte il vuoto che essi hanno lasciato renderà questa giornata
particolarmente triste.
Questo giorno sarà vissuto diversamente anche dai
tanti malati e dai molti medici e infermieri cui si affidano; e che si
adoperano per la loro guarigione con generosità, mettendo a rischio se stessi.
Sarà diverso per tutti.
In molte lettere che ho ricevuto vengono narrate
le storie di forzata solitudine che tanti stanno vivendo anche in questi giorni
abitualmente di festa condivisa.
Comprendo bene il senso di privazione che questo
produce. So che molti italiani trascorreranno il giorno di Pasqua in
solitudine. Sarà così anche per me.
Ma in questi giorni intravediamo, tuttavia, anche
la concreta possibilità di superare questa emergenza. I sacrifici che stiamo
facendo da oltre un mese stanno producendo i risultati sperati e non possiamo
fermarci proprio adesso.
Vorrei dire: evitiamo il contagio del virus e
accettiamo piuttosto il contagio della solidarietà tra di noi.
Non appena possibile, sulla base di valutazioni
scientifiche e secondo le indicazioni che verranno stabilite, si potrà avviare
una graduale, progressiva ripresa,con l’obiettivo finale di una ritrovata
normalità.
Fino a quel momento è indispensabile mantenere con
rigore il rispetto delle misure di comportamento: stiamo per vincere la lotta
contro il virus o, quanto meno, quella per ridurne al massimo la pericolosità.
In attesa di farmaci specifici e di un vaccino che lo sconfigga del tutto.
Coltiviamo speranza e fiducia.
Nella condivisione che tutti avvertiamo, in questo
periodo, per la nostra sorte comune, desidero esprimere a tutti voi la mia più
grande vicinanza.
Con l’augurio di una Pasqua per quanto possibile
serena.
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