“Con il decreto legge n. 18/2020 il governo nazionale introdurrebbe strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID19. Ma l’INPS, con la circolare n. 47 del 28 marzo 2020, ha precisato che durante il periodo di percezione dell’assegno ordinario a carico dei fondi FIS non sarà erogata la prestazione accessoria degli assegni al nucleo familiare.” così Giusi Bartolozzi (FI). “Tale interpretazione restrittiva lascia sgomenti. Il D.Lgs. n. 148/2015 prevede, in linea generale, all’articolo 3, comma 9, che a tutti i lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale spetta, in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori a orario normale, l’assegno per il nucleo familiare. Quindi delle due l’una: ennesimo scivolone dell’INPS o intento discriminatorio perpetrato, con il CuraItalia, dal governo nazionale in danno delle piccole realtà lavorative dislocate nel mezzogiorno d’Italia? Ho già depositato atto di sindacato ispettivo” conclude.
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