Sequestrato all'imprenditore Gammicchia anche il consorzio per la revisione dei veicoli

Sequestrato il consorzio che si occupa della revisione delle auto sempre riconducibile al Vincenzo Gammicchia, che nel mese di novembre era stato destinatario sempre dello stesso provvedimento del valore complessivo di 17 milioni di euro, emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo.
Gammicchia, imprenditore del settore dei pneumatici era stato ritenuto dagli inquirenti “contiguo” alla criminalità organizzata alla luce delle dichiarazioni rese, nel corso degli anni, da numerosi collaboratori di giustizia, come Galatolo e Fontana. Molti dei collaboratori avrebbero indicato Gammicchia come colui che occultava nelle proprie attività commerciali risorse di provenienza illecita delle famiglie mafiose proprio dei Galatolo e dei Fontana.
Nel mese di novembre vennero sequestrati dei cinque punti vendita, di immobili, autovetture nonché rapporti bancari e polizze assicurative nonché della parte delle quote societarie detenute in un Consorzio operante nel settore della revisione dei veicoli.

Ma durante le operazioni di immissione in possesso dei beni in sequestro, sottolineano dal comando provinciale della Finanza di Palermo, sarebbe stata acquista una documentazione contabile che avrebbe spinto gli investigatori a ulteriori controlli, proprio sul citato Consorzio, di cui Gammicchia e suoi congiunti detenevano formalmente quote societarie.
Sulla base delle investigazioni economico – finanziarie svolte, e sulle dichiarazioni dei soggetti che nel corso degli anni risultavano aver fatto parte del predetto consorzio, sarebbe emerso che questi ultimi erano totalmente estranei alla gestione, non avendo mai operato investimenti per acquisirne le quote né partecipato agli utili o alle scelte imprenditoriali e/o commerciali.
Nei fatti, l’azienda era interamente riconducibile al Gammicchia. E così è scattato il sequestro l’intero capitale sociale e il complesso dei beni aziendali del consorzio, nonché rapporti bancari e polizze di investimento, per un valore totale di oltre 2 milioni di euro.
"Tutte le imprese oggetto del sequestro dello scorso novembre e del provvedimento odierno- sottolineano dal comando provinciale della Finanza di Palermo- proseguono regolarmente la loro attività e sono affidate a un amministratore giudiziario che le gestisce nell’interesse della collettività".

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