Sgominate due organizzazioni legate a Cosa nostra. Affari dalle estorsioni ai furti anche nel cantiere del Giardino della Memoria di Capaci: 24 arresti

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I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo tra la Sicilia, la Puglia e l'Emilia Romagna una ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palermo, nei confronti di 24 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere, estorsione, tentata rapina, detenzione illegale di armi, cessione illegale di armi, furto aggravato, ricettazione, simulazione di reato, produzione e traffico illegale di sostanze stupefacenti e lesioni personali. Le indagini, seguite da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Ennio Petrigni e dai sost proc. Giorgia Spiri e Felice De Benedittis, della Procura della Repubblica di Palermo, hanno consentito di disarticolare due associazioni per delinquere, risultate connesse con la criminalità organizzata,presenti nei quartieri popolari CEP – Cruillas - S.Giovanni Apostolo e Z.E.N.2, del capoluogo siciliano, ma che operavano in tutto il territorio regionale.
Le investigazioni hanno sottolineato dal comando provinciale di Palermo hanno permesso di dimostrare l’esistenza di una struttura organizzata in modo piramidale con a capo la famiglia reggente dei Cintura, storicamente e notoriamente specializzata nei delitti di natura predatoria.
E tra l'altro i diversi componenti della famiglia che sarebbe guidata da Andrea Cintura, già in carcere, avrebbero avuto (come documentato dai carabinieri) diversi rapporti con le famiglie apicali di Cosa nostra. 

A questo sarebbero giunti gli uomini dell'Arma durante le indagini portare avanti attraverso intercettazioni e pedinamenti dal 2017 al 2019.Ogni qualvolta venivano consumati, furti ai danni di soggetti appartenenti ad altri mandamenti o di persone a loro vicine, come nel caso di un furto commesso a Castellamare del Golfo o dei furti consumati ai danni della Edil Ponteggi di Bagheria di proprietà di Paolo Scaduto, figlio di boss Pino ritenuto storico esponente della famiglia mafiosa di Bagheria ci sarebbe stato un intervento da parte di vari esponenti della criminalità organizzata.influenza dei sodali all’interno della borgata di Cruillas e nel territorio compreso tra Borgonuovo, San Giovanni Apostolo e C.E.P.. Risulta invero come l’associazione capeggiata da Cintura servendosi dei componenti della sua famiglia, ma anche della collaborazione di altri soggetti, costringesse diversi esercizi commerciali del quartiere a consegnare settimanalmente somme di denaro che variavano in relazione al tipo di attività commerciale, camuffando le richieste estorsive sotto forma di contributo per l’organizzazione della “festa di quartiere”. In particolar modo Andrea Cintura ed il figlio Domenico, avrebbero detenuto il completo predominio sul quartiere e su chiunque volesse prendere ogni genere di iniziativa commerciale, compresi coloro che volevano allestire banchi di rivendita e che necessariamente dovevano ottenere il loro benestare.
L'attività investigativa è iniziata nel Febbraio del 2017 a seguito di un furto consumato ai danni di una ditta di fornitura di materiale edile sita nel comune di Lascari in provincia di Palermo e si concludeva nel mese di giugno 2019.
Fra i tanti furti, ricostruiti vi sarebbe quello, da cui, fra l’altro, trae il nome l’operazione di polizia giudiziaria, avvenuto il 6 marzo 2017 all’interno del cantiere attrezzato per la realizzazione del giardino della memoria di Capaci, monumento,la stele, costruito in occasione della ricorrenza del venticinquesimo anniversario della strage del 23 maggio 1992 e dedicato agli uomini della scorta del Giudice Giovanni Falcone.
"Inoltre la vicinanza dei correi alla malavita comune e organizzata sottolineano dal comando provinciale dei carabinieri di Palermo avrebbero anche di acquisire importanti elementi probatori anche sui reati legati alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti e/o psicotrope, di natura estorsiva ma anche in materia di armi, nonché di acquisire gravi elementi di responsabilità penali e di notevole allarme sociale, già confluiti in connesso procedimento penale che ha portato all’emissione di numerose misure restrittive nell’ambito della recente operazione “Over” (Spaccaossa)".
Infine i carabinieri avrebbero ricostruito la formazione di un altro gruppo criminale e lo spostamento di un componente del gruppo Cintura verso questa realtà che agiva nel quartiere ZEN 2 e che avrebbe preso dimira diversi obiettivi come la discarica di Bellolampo e l’acquedotto Comunale.


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