Il 22 ottobre la cantante cubana Sorah Rionda ospite di Musiche senza confini al Cre.Zi.Plus

I ritmi cubani di Sorah Rionda saranno i protagonisti del concerto di domani, alle 21.30, al Cre.Zi.Plus dei cantieri culturali della Zisa nell’ambito della rassegna Musiche senza confini, organizzata dall’associazione Formedonda.
Sorah Rionda, arriva in Italia nel 2013 dopo un’intensa attività a Cuba e in tutta Europa con importanti nomi della world music e della scena folk/jazz internazionale come Carlos Nuñez , Gay MacKeon, Paddy Keenan, Nualla MacKennedy, Niamh Ni Charra, Roy Johnstone, Xuaco Amieva. Fra le sue apparizioni internazionali citiamo (2009) “Festival Interceltique de Lorient” e “Festival de la Danse Bretonne et de la Saint-Loupe” (Francia), nella line-up di Carlos Nunez e la collaborazione con “Banda de Gaitas de La Habana” (Cuba) e il Gruppo corale “Vox Cordis” (Cuba). Non smette mai di studiare e dopo le varie specializzazioni in chitarra classica con Jesús Díaz O’Reilly, in canto con Amalia Arriaza, teoria musicale con Elcilia Ponce, perfeziona il suo stile con i più grandi maestri di Cuba, studia Uillean pipes, banjo, liuto e arciliuto rinascimentale, flauto barocco, e gaita (cornamusa) asturiana e galleca ed è prossima a diplomarsi in chitarra al Conservatorio di Venezia. Si esibisce con un suo trio in Italia dove ha partecipato a numerosi festival e rassegne negli ultimi tre anni.


“Hebra de luz” (Sorah Rionda, 2015) é il suo primo album realizzato in Italia con la collaborazione di musicisti provenienti dall’Italia e dall’Argentina. E’ erede di melodie tessute nella poesia dei pomeriggi cubani dalla voce e chitarra della sua bisnonna o imparate fra cornamuse e cori in un mare di cultura ed emozioni ancestrali provenienti dall’Africa, Spagna, dall’America Latina e dal Giappone. Questo percorso musicale si fonde nella sua Habana con l’allegria, i colori, la nostalgia e l’amore passionale e ci fa un racconto delle sue origini, storia e influenze fra canzoni antiche cubane e di propria composizione che alternano delicatamente ruoli con strumenti ed atmosfere sonore appartenenti al panorama celtico, tradizionale e moderno. In questo lavoro Sorah Include anche una canzone di suo prozìo Graciano Gómez (famoso cantautore e strumentista della “trova tradicional cubana”) con la quale ha voluto amalgamare, come in un omaggio alla fusione presente nella musica cubana, all’ inconfondibile gaita asturiana. “Hebra de luz” é per lei “Un filo di parole e melodie che mi abbracciarono come fruscii, inevitabili contagi, come tornadi e labirinti di note che non potei trattenere nella barriera della mia anima” spiega Sorah Rionda. Presto l’uscita del suo nuovo lavoro discografico “Renacer”, che vuole rappresentare la sua rinascita spirituale e musicale. Il disco è stato registrato a Cuba e vede la collaborazione di alcuni musicisti cubani.

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