Insediamento questore Laricchia: "Mio predecessore resterà nel cuore di tutti. Mi pongo all'ascolto e al servizio della città"

di Ambra Drago
"Voglio ringraziare il mio predecessore per il lavoro svolto e non c'è bisogno di dire quanto sia nel cuore dei palermitani e di tutti noi perchè è un grande poliziotto. A questa questura io mi accosto con grande rispetto in una provincia che è stata segnata da un grosso tributo di sangue nella lotta al crimine mafioso. Credo che la cosa più importante per un uomo delle istituzioni è ascoltare i cittadini". Con queste parole iniziali si è presentato alla stampa il neo questore, Leopoldo Laricchia, toscano di nascita, in particolare livornese, classe 1959 e entrato nei ranghi della polizia nel 1989.
A chi gli chiede cosa si sente di dire in questo momento alla città, il questore ha risposto:"Mi sento di dire ai cittadini di avere fiducia nella polizia che è a vostra disposizione. Io mi metto all'ascolto dei cittadini".
Laricchia è stato nominato dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli al posto dell'ex questore Renato Cortese.
"Ritengo che il Capo della polizia- continua Laricchia-mi abbia individuato come funzionario che ha gestito situazioni complesse".Leopoldo Laricchia Dal 94' al 2002 ha diretto i commissariati di Volterra e Pontedera e dopo aver vinto il primo concorso dirigenziale viene promosso ed assegnato alla Questura di Pisa come Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa, Sociale e dell'Immigrazione.Poi è stato vicario a Pistoia e Firenze.
"Questa è la quarta questura che dirigo. Sono stato a Imperia nel 2016dove ho gestito l'emergenza migranti (il Capo della polizia gli ha conferito l'encomio solenne). Poi è stata la volta di Lecce e dal 26 marzo 2019 ha diretto Brescia, dove come ben sapete dalla primavera insieme a Bergamo è stato il centro dell'emergenza Covid".
Dal 22 maggio del 2020 è Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, nominato dal Consiglio dei ministri su proposta della ministra Lamorgese e ora alla guida degli uffici di salita Manganelli.
A chi gli fa notare come in questa città è sempre aperto il fronte sulla lotta alla criminalità organizzata e che i Matteo Messina Denaro è ancora latitante dice. " Io non voglio insegnare niente a nessuno. Dico solo che lotta al fenomeno mafioso non può fermarsi e deve andare avanti non possiamo mai abbassare la guardia, sono fenomeni che non scompaiono ma cambiano mutuano. Il fatto che si spari meno o non si spari più non deve farci stare tra due guanciali".





 

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