L'Asael ascoltata all'Ars sul Recovery Fund "Sanità, digitalizzazione, scuole e impianti rifiuti"

Coinvolgere le città in una nuova visione complessiva e realizzare le grandi infrastrutture che debbono stare alla base dello sviluppo evitando di disperdere risorse in mille rivoli, ma anche velocità e trasparenza nelle progettazioni degli interventi. Sono alcune delle priorità individuate dall'Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, nel corso della seduta della commissione Ars sulle Attività dell'Unione europea che si è concentrata sul 'Recovery Fund'. L'Asael, che ha presentato un documento sulle prospettive per l'utilizzo delle risorse europee, ha chiesto un "pieno e concreto coinvolgimento degli enti locali" nella programmazione e nell'uso del 'Recovery Fund' attraverso l'istituzione di un 'Tavolo permanente' per progettare insieme la migliore utilizzazione dei fondi.
Quattro gli obiettivi primari individuati: modernizzazione e ampliamento delle strutture sanitarie per superare le criticità che l'emergenza Covid ha messo in risalto; un piano per una avanzata digitalizzazione delle strutture burocratiche; un investimento sulla scuola, con il tempo prolungato e il servizio zero-sei anni; la realizzazione di moderni impianti di smaltimento rifiuti. "Gli enti locali non devono assistere alla stessa esperienza fatta con l'uso dei fondi comunitari nei vari programmi, dove una "spesa lacunosa, lenta e fuori da una rigida logica della programmazione" non ha prodotto di certo i risultati sperati malgrado la notevole massa di risorse messa a disposizione - afferma il presidente dell'Asael, Matteo Cocchiara -. In questi anni è prevalsa la logica dell'accentramento regionale della spesa con uno scarso coinvolgimento dei territori e dei loro amministratori, l'auspicio - conclude Cocchiara - è che con il Recovery Fund si cambi pagina, stante che lo stesso rappresenta per la Sicilia la più grande occasione per un concreto sviluppo".

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