Sentenza Decathlon, Anello (Lega): "Burocrazia targata Orlando

Sentenza Decathlon, Anello (Lega): "Burocrazia targata Orlando fa scappare gli imprenditori,
assessore Piampiano riferisca in commissione Attività produttive" . "La sentenza del Tar che annulla il no del Comune alla riconversione dell'ex stabilimento Coca Cola di Tommaso Natale per l'apertura di Decathlon è un'ennesima, mortificante, bocciatura per l'amministrazione guidata dal sindaco Orlando, che prendendo una clamorosa cantonata sull'interpretazione delle norme potrebbe avere creato un danno incalcolabile ad una città che ha bisogno di lavoro e sviluppo. Ho chiesto formalmente la convocazione in commissione consiliare Attività produttive degli uffici dell'assessore Piampiano e dell'avvocatura comunale per capire se ci sono ancora margini operativi per evitare che il colosso francese dell'abbigliamento sportivo abbandoni definitivamente il progetto Palermo".
Lo dichiara Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vice presidente della sesta commissione consiliare Attività produttive, in riferimento al pronunciamento dei giudici amministrativi che ritengono non corretta l'interpretazione delle norme tecniche di attuazione da parte dello Suap, lo sportello unico per le attività produttive del Comune. Gli uffici, in base ad un parere dell’avvocatura comunale, avrebbero preso questa decisione perché la destinazione urbanistica dell’area non sarebbe “compatibile con la destinazione commerciale proposta". Ma il Tar ha annullato questo diniego, ritenendo il provvedimento comunale viziato da “illogicità manifesta e contraddittorietà” ed “eccesso di potere per carenza di motivazione”. Un pasticcio. "Sembra di vedere l'ennesima puntata di una serie tv dell'orrore - continua Anello - dove il protagonista è un mostro informe, la burocrazia targata Orlando, che fa scappare da Palermo chi ha idee e voglia di fare impresa. Succede con Decathlon, come anche con i giovani che poco tempo fa si sono visti bocciare il progetto dell’Ostello Bello nell’edificio dell’ex centrale termoelettrica alla spalle del Castello a Mare, con l’amministrazione che si prende quasi due anni per dare una risposta, per giunta negativa, a chi si impegna per fare impresa credendo nelle potenzialità turistiche della città, con la prospettiva della creazione di posti di lavoro. Un modo di amministrare davvero inaccettabile - conclude Anello - che sta distruggendo il futuro produttivo dei palermitani".

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